Il 'filo' in lavorazione

di Marco Torricelli

Il gruppo elettrogeno a gasolio va che è un piacere. E gli impianti di Neofil, assicura il direttore generale Marco Mazzalupi, «hanno ripreso a marciare, ma è chiaro che questa non può che essere una soluzione di emergenza».

L’emergenza Ad essere emergenziale, per la verità, è l’intera vicenda che ha portato, giovedì scorso, all’interruzione della fornitura di energia elettrica alla Neofil. A prendere la decisione sarebbe stato il Consorzio Polymer, ma contro quella presa di posizione si era scagliato lo stesso Mazzalupi, che aveva parlato di «circostanze alquanto anomale nell’operato del consorzio», facendo intravvedere un contrasto tra lo stesso consorzio e «il reale fornitore di energia (la Energetic Source, del gruppo Renova; ndr)», che, anzi, secondo il direttore generale di Neofil, avrebbe rilevato «che non esistono i presupposti legali per un distacco dell’utenza».

Giornate intense Quelle che si susseguono, da giovedì scorso, sono comunque giornate intense: «Abbiamo garantito ai nostri clienti che i tempi di fornitura saranno, in linea di massima rispettati – dice Marco Mazzalupi – ma nel frattempo stiamo cercando di trovare una soluzione definitiva al problema dell’approvvigionamento energetico». Gli incontri si susseguono «e siamo pronti, lo abbiamo sollecitato noi, anche ad un vertice con i rappresentanti del governo, ai quali proporremo delle soluzioni interessanti per l’intero polo chimico».

Il consorzio tace Nessuna replica arriva, anche se sollecitata, dal Consorzio Polymer: «In questa fase – è stata la risposta – preferiamo non replicare a nessuna affermazione fatta nei nostri confronti. L’interesse primario del consorzio è quello di salvaguardare le imprese che ne fanno parte (Novamont, Treofan ed altre aziende più piccole che operano all’interno del polo chimico ternano; ndr) e tutte le decisioni prese vanno in quella direzione». 

Le cifre Il silenzio del consorzio, peraltro, non permette nemmeno di fare chiarezza sulle cifre: le indiscrezioni riferivano di oltre 700mila euro di energia elettrica non pagata, ma secondo Marco Mazzalupi «il debito contestato dal consorzio è di 400mila euro». Per il quale il consorzio, ma anche su questo non c’è nessuna conferma ufficiale, prima di arrivare alla decisione di interrompere la fornitura di energia elettrica avrebbe inviato numerosi solleciti di pagamento.

I sindacati Ma c’è un altro silenzio che fa molto rumore ed è quello dei sindacati «che ci sono sempre stati molto vicini», ha ricordato il direttore generale di Neofil e che «ci hanno accompagnato nella fase di avvio della nuova azienda», che oltre ai 42 addetti prelevati all’inizio dalla Meraklon Yarn, «ne ha già assorbiti altri 8 ed entro Natale potrebbe farne rientrare al lavoro altri». Sindacati che, in tutta questa vicenda, non hanno preso posizione.

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