di M. To.
Di questi tempi sembra uno scherzo, ma per fortuna non lo è. Oggi quando parli con un sindacalista che ti dice: «Sì, abbiamo fatto l’accordo, in Confindustria», la domanda successiva è scontata: «Quanti posti vogliono tagliare?». Quando la risposta è: «Nessuno, anzi», ecco, tu pensi ad uno scherzo.
Alcantara Invece manco per niente. Perché l’accordo siglato lunedì, spiega Fabrizio Framarini della Femca Cisl, «prevede che all’Alcantara di Nera Montoro saranno confermati tutti i contratti a tempo determinato in scadenza, sia in questo periodo che a dicembre (sono oltre 30 in totale; ndr) e, addirittura, a fine anno qualcuno di questi potrebbe anche essere trasformato e diventare a tempo indeterminato».
Gli investimenti Nello stesso tempo l’Alcantara ha confermato gli investimenti programmati, «per circa 30 milioni di euro – dice Framarini – finalizzati all’ampliamento della gamma colori e all’implementazione di nuove tecnologie dedicate anche alla sostenibilità ambientale». Tanto che oggi è considerata tra le principali aziende ‘carbon free’.
Giapponesi L’azienda, nata nel 1972 dalla joint venture tra Eni e la giapponese Toray industries – per sfruttare il brevetto di Miyoshi Okamoto per la produzione di un tessuto innovativo – oggi è di proprietà della Toray Industries e della Mitsui. Il tessuto è ottenuto grazie alla particolare combinazione di un processo di filatura e di numerosi processi di produzione tessili e chimici, che lo rendono estremamente resistente ma anche morbido, adatto a molteplici impieghi.