di M.T.
Ci sono tre prossime apertura in Italia del colosso dell’ospitalità di lusso Six Senses: a Roma, a Milano e in Umbria. Già, dopo le due capitali del turismo internazionale, il marchio del gruppo statunitense Ihg (2 miliardi di dollari di giro d’affari nel 2019), già presente in 21 Paesi con 18 hotel e resort e con altri 27 in cantiere, guarda all’Umbria come la terra delle migliori opportunità in questo settore. L’inaugurazione sarebbe prossima e concomitante con quella del nuovo ‘urban hotel’ a Roma, all’interno di Palazzo Salviati Cesi Mellini (un edificio del XV secolo a due passi da via del Corso), seguita da quella, appunto, a Milano, in via Brera 19.
OLIGARCHI RUSSI TRA LE COLLINE UMBRE
VIDEO INTERVISTA A YAKUNIN: PRIMA PUNTATA
VIDEO INTERVISTA A YAKUNIN: SECONDA PUNTATA

Parliamo di una delle più importanti proprietà in Umbria che è nelle disponibilità del magnate russo Andrey Yakunin, noto alle cronache recenti non soltanto per essere il figlio di uno dei più ricchi oligarchi russi, ex KGB Vladimir Yakunin, ma per essere stato arrestato e poi assolto e liberato in Norvegia dove è stato sorpreso alla guida di droni. I Yakunin sono proprietari di diverse strutture turistiche in giro per il mondo, la loro gestione tuttavia viene affidata a riconosciuti operatori dell’ospitalità, che fanno la parte del leone nel settore del lusso, come Six Senses, presente in 21 Paesi, con circa 20 hotel e resort: ne ha in cantiere una trentina. In Umbria gestirà anche il campo da golf a 18 buche, firmato da Robert Trent Jones Jr, insignito del riconoscimento come migliore d’Italia ai World golf awards. Le stime parlano di un investimento di 150 milioni di euro per 71 stanze e 79 residenze e una Spa che si candida ai maggiori riconoscimenti a livello europeo.
