di Dan. Bo.
Il 5% della Brunello Cucinelli è nelle mani di Benetton e Zegna. L’azienda di Ponzano Veneto ha infatti acquisito il 2% delle azioni della maison di Solomeo, tra i leader mondiali nella produzione di capi in cachemire, mentre Zegna ha acquistato il 3%. Nei giorni scorsi, dopo una richiesta di molte volte superiore all’offerta, si è chiusa in anticipo l’Offerta pubblica di acquisto delle 20,4 milioni di azioni. La negoziazione dl titolo prenderà il via venerdì, mentre il prezzo finale dell’offerta è stato fissato a 7,75 euro, il massimo della forchetta indicativa (il minimo era 6,65 euro). La capitalizzazione della società sarà di 527 milioni.
Investimento di alta qualità Contando che Cucinelli ha piazzato sul mercato il 30% del capitale sociale, con questa mossa Benetton e Zegna hanno in mano il 15%. L’investimento dei Benetton, come spiegato martedì dall’appena nominato presidente del gruppo veneto, è pari a dieci milioni di euro. Un investimento «di alta qualità». All’orizzonte però, come riferito sempre da Benetton, non ci sono sbarchi del gruppo nel mondo del lusso o alleanze industriali con Cucinelli: «E’ un’operazione – ha detto – puramente finanziaria. Cucinelli è un impenditore che stimo molto e che ha denominatori comuni rispetto alla nostra storia».
Zegna: legame di lungo corso Un legame che va avanti da lungo tempo è invece quello tra Zegna e il patron di Solomeo: «Con Brunello Cucinelli che è tra i nostri più importanti acquirenti di tessuti – spiega Zegna in un comunicato -, intratteniamo da lungo tempo solidi rapporti industriali. Abbiamo apprezzato le sue lungimiranti scelte imprenditoriali e le modalità con cui ha saputo imporsi a livello nazionale e internazionale. Sono sicuro, inoltre, che insieme potremo ancor meglio contribuire alla valorizzazione del Made in Italy non solo nell’interesse particolare delle nostre società, ma più in generale a sostegno dell’industria del nostro Paese».