Una stangata da 2.333 euro per ogni famiglia rispetto a un anno a causa di Imu, aumenti di tariffe, treni, carburanti, alimentari e libri scolastici. Lo hanno calcolato Adusbef e Federconsumatori.
L’Osservatorio nazionale Federconsumatori, ha calcolato le previsioni di aumento di prezzi e tariffe nel 2012, alla luce degli effetti delle manovre economiche varate quest’anno, anche relativamente ai nuovi aumenti dei carburanti, della luce e del gas ed alla eliminazione del prospettato aumento dell’Iva a settembre. Il risultato è «drammatico: nel 2012 gli aumenti toccheranno quota +2333 euro a famiglia».
Secondo i consumatori l’inflazione si attesterà ad un 5,5-6,0%. «Aumenti insostenibili – dicono – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’intera economia, che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». «È ora di puntare sul rilancio – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti – di Federconsumatori e Adusbef -: ripresa della domanda di mercato, liberalizzazioni e investimenti per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. Questi dovranno essere i le direttive di marcia del Governo per l’anno in corso».
Tutti gli aumenti calcolati per settore per ogni famiglia:
ALIMENTAZIONE (+7%) 392 euro
TRENI (ANCHE PENDOLARI) 81 euro
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE (+28-30%) 48 euro
SERVIZI BANCARI + MUTUI + BOLLI 93 euro
CARBURANTI (COMPRESE ACCISE REGIONALI) 276 euro
DERIVATI PETROLIO
(detersivi e prodotti casa) 123 euro
ASSICURAZIONE AUTO (+6%) 78 euro
TARIFFE AUTOSTRADALI (+3%) 53 euro
TARIFFE GAS (+11%) 113 euro
TARIFFE ELETTRICITA’ (+21%) 110 euro
TARIFFE ACQUA (+5-6%) 22 euro
TARIFFE RIFIUTI (+9-11%) 63 euro
RISCALDAMENTO (+12%) 195 euro
ADDIZIONALI TERRITORIALI 150 euro
IMU PRIMA CASA 405 euro
CORREDO SCOLASTICO +LIBRI (4%) 53 euro
TARIFFE PROFESSIONALI-ARTIGIANALI 78 euro
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TOTALE 2.333 euro
Per quanto riguarda l’imu la stangata diventa anche una beffa. Già il moltiplicatore e le nuove aliquote ministeriali (di quel cervellone di Monti) hanno inasprito notevolmente l’imposta. Adesso con le aliquote aumentate dai singoli comuni il salasso cresce ancora e gli italiani se ne accorgeranno con il calcolo imu di settembre (seconda rata) e dicembre (terza rata)