di F.T.
I contributi non ci sono più. E l’accademia Mumos, fondata dieci anni fa a Terni da Marzia Ubaldi e Gastone Moschin, è costretta a chiudere i battenti. «Senza soldi e con pochi iscritti, non avevamo altra scelta».
Il bilancio È la stessa attrice e fondatrice della scuola di recitazione, a tracciare un bilancio dell’esperienza ternana: «Sono stati dieci anni di serio lavoro e di sacrifici indiscutibili. Un’esperienza piena di amore per il teatro, grazie anche all’entusiasmo dei ragazzi che ci hanno accompagnato e a cui abbiamo cercato di trasmettere un po’ di esperienza. L’ultimo spettacolo sarà l’occasione per ringraziarli tutti». L’esperienza di Mumos, insomma, arriva alla fine, ma in cantiere ci sono altri progetti: «I sogni non finiscono mai – conclude Marzia Ubaldi – Con un gruppo dei miei ragazzi, stiamo cercando di mettere in piedi una bella impresa teatrale».
Ultimo atto Il commiato è affidato al saggio in programma per venerdì 31 maggio al teatro Secci. «Sarà uno spettacolo un po’ anomalo – spiega Marzia Ubaldi – perché quest’anno si diplomano soltanto due ragazzi, Daniele Meneghini e Ludovico Röhl. Così abbiamo scelto testi particolari, mettendo in scena quattro atti unici di altrettanti autori, per due protagonisti. Domineranno l’ironia e il sarcasmo, per non appesantire troppo questi tempi già così pesanti».
Scelte appropriate E gli stessi testi, magari involontariamente, sembrano mandare un messaggio velato a chi non ha mai dimostrato di credere abbastanza nell’esperienza di Mumos: dal ‘Colloquio notturno con un uomo disprezzato’ di Durrenmatt, a ‘Si o no’ di Green, fino al ‘Canto del cigno’ di Cechov e ‘C’era folla al castello’ di Tardieu. Ultimo saggio, ma con una novità: l’accompagnamento musicale dal vivo da parte della pianista Nausicaa Bova, diplomatasi al Briccialdi di Terni.