Meno concerti e incassi per l’Umbria Jazz nell’Italia della crisi, ma un livello musicale alto. Questo il bilancio per l’edizione 2012 della kermesse perugina tracciato nella conferenza stampa finale, a poche ore dalla grande chiusura con Sting. E già si guarda all’edizione del quarantennale con un grande evento già programmato: Sonny Rollins insieme a Enrico Rava e Paolo Fresu.
Omaggio ai 40 anni di Uj Il primo tassello del programma dell’edizione 2013 ha il sapore del grande evento. Sonny Rollins da tempo pensava ad una formula con due trombettisti, da lui mai frequentata. Come omaggio ad Umbria Jazz e ai suoi 40 anni, oltre che al jazz italiano, i due trombettisti saranno Enrico Rava e Paolo Fresu. Saranno loro ad accompagnare il Sax Colossus, da quest’anno cittadino perugino ad honorem.
Foto: Raggae night con Rita Marley – Wayne Shorter Quartet
Festival di tagli Nel corso della conferenza stampa conclusiva si è riflettuto su un’edizione difficile di Uj, la prima ein cui si è davvero sentito lo scotto della crisi economica. Tutto sommato, in uno scenario molto problematico, il festival perugino ha dimostrato segni di vitalità, pur dovendo fare alcune rinunce. «In tempi di crisi sono sempre le manifestazioni di massa quelle che più ne risentono. Umbria Jazz resta una manifestazione di massa, e non era per nulla scontato», è stato detto. La scelta è stata alleggerire il programma senza abbassare la qualità da parte della Fondazione e dell’Associazione Umbria Jazz. Per esempio molti hanno notato l’assenza della marching band di mattina, oltre che meno concerti teatrali. «Tagli dolorosi ma necessari – è stato il commento -. Noi riteniamo che in ogni caso lo snellimento del programma non ha comportato limitazioni significative».
Intollerabile niente soldi da Roma Niente soldi dal ministero Nel panorama di tagli torna in auge la polemica sul mancato finanziamento del ministero verso il principale festival jazz italiano. Tra gli altri hanno protestato sia la presidente della Regione, Catiuscia Marini («è intollerabile»), sia il direttore artistico del festival Carlo Pagnotta.
I numeri L’edizione 2012 ha incassato poco meno di un milione di euro, a fronte di 1,2 milioni dello scorso anno, ma con un cartellone di 180 concerti a fronte dei circa 260 dello scorso anno. L’incasso avrebbe potuto essere maggiore, fino a pareggiare addirittura quello del 2011 se soltanto l’arena fosse stata in grado di contenere le richieste per il concerto di Sting.
La musica Per gli organizzatori «musicalmente è stato un grande festival, degno del livello qualitativo di Umbria Jazz. Un festival con il jazz nel cuore e che fa del jazz il cuore del cartellone, ma anche un festival di musica “altra”». In effetti serate da tutto esaurito e da emozioni forti sono state quelle di Sonny Rollins, Erykah Badu, aspettando Sting. Da sottolineare anche gli eventi meno canonici come la serata reggae e la notte di Dj Ralf in corso Vannucci. «Significa che a Uj si suona la musica del mondo, senza preconcetti o steccati. E’ un segno di vitalità di un festival che non per caso il prossimo anno festeggerà prima i 20 anni di Umbria Jazz Winter a Orvieto e poi i 40 anni di vita dell’ edizione estiva».
I 40 anni Proprio in vista di questo anniversario, Fondazione e Associazione Uj avvieranno un confronto al loro interno e con le istituzioni per verificare quali strade potrà percorrere nel suo futuro unamanifestazione che ha cambiato più volte formula e look proprio per non tradire la sua fondamentale identità. «Umbria Jazz con orgoglio vuole confermarsi veicolo dell’immagine di una regione creativa ed in grado di proporre una qualità della sua vita culturale che ha pochi eguali in Italia». Altro tema che sarà affrontato sarà come Uj potrà dare il suo contributo al progetto di candidatura di Perugiassisi a Capitale europea della cultura. «Sarà la prima grande manifestazione a farlo – è stato detto – laddove si registrano, fino ad oggi, scarsi segnali di attenzione da parte dei principali festival umbri nei confronti di questo passaggio decisivo per le politiche non solo culturali della regione».
I new media L’edizione 2012 si è anche caratterizzata per una decisiva svolta nell’uso dei nuovi media. Il sito ufficiale ha registrato più di 150.000 visite e circa 537.000 pagine visualizzate nei 10 giorni. Tra le sezioni più cliccate quella ovviamente del programma a seguire foto e video. Sui social: su Facebook circa 20.000 gli engagement raggiunti in una settimana quasi 38.000 “likes” espressi da utenti la cui età è compresa tra i 25 e i 34 anni, con una portata nell’ultima settimana di quasi 400.000 contatti. Il profilo facebook di Umbria Jazz è insieme a quelli dei festival jazz di Montreux e Montreal tra i più visitati nell’ambito delle rassegna di musica jazz. Umbria Jazz ad ogni post muove circa 500 like di media dando spazio anche a rapporti interpersonali sulla pagina di profilo con oltre 5.000 amici. Sul canale ufficiale youtube in costante crescita le visualizzazioni dei video days curate da cittaininternet giunte ad oggi a circa 7.500
Verso Orvieto e Perugia Umbria Jazza saluta e dà appuntamento a Umbria Jazz Winter #20 a Orvieto dal 28 dicembre 2012 al 1 gennaio 2013 e a Umbria Jazz 13 a Perugia dal 5 al 14 luglio 2013.
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