Perché Shakespeare nei primissimi anni del Seicento si cimentò nella stesura dei suoi celeberrimi Sonetti quando il Bardo guardava alle liriche d’amore, come testimoniano le sue commedie in cui spesso ne ride, con una certa ironia? La risposta sta nel carattere rivoluzionario dell’opera shakespeariana che reinventa radicalmente la lirica amorosa. Di questo parla «The Dark Lady. La rivoluzione shakespeariana nei Sonetti alla Dama Bruna», il libro edito dalla casa editrice umbra Aguaplano scritto da Camilla Caporicci del quale si discuterà domenica alle 19 sulla terrazza della Tenuta San Pietro a Pettine, a Trevi, in occasione del quarto appuntamento «Tartufi e Bollicine».
Il libro Insieme a Cristiano Ragni, Caporicci presenterà una serata dedicata al genio intramontabile di William Shakespeare attraverso letture, commenti e musica per scoprire cos’è l’amore secondo il Bardo. Come spiega l’autrice, la spinta innovativa dei Sonnets «non si esercita indistintamente lungo tutto l’arco del canzoniere: laddove infatti la sequenza dedicata al Fair Youth appare per certi versi ancora vicina al modello neoplatonico-petrarchista, la figura misteriosa e oscura della Dark Lady si pone invece in contrasto con il paradigma poetico tradizionale. La dama bruna di Shakespeare va così a incarnare il cuore di una riflessione profonda e travagliata che conduce il poeta a un affondo nella verità filosofica della natura umana e del mondo e nella poesia che a tale verità deve dare voce».
L’autrice «Una poesia – dice ancora – che riconosce il suo stesso limite nel tentativo di perfezionare e cristallizzare in un ritratto eternamente immobile l’essenza tumultuosa della vita. E che proprio nella glorificazione di questa vita – in cui niente è tanto vile da non rilucere di divinità – trova il suo nuovo e più profondo valore». Camilla Caporicci, 31 anni, è dottore di ricerca in Letterature comparate all’Università di Perugia. Il suo principale àmbito di studio è la poesia rinascimentale europea, con particolare riferimento alla produzione shakespeariana; si è occupata inoltre dell’opera di Eugenio Montale e di traduzione dall’inglese di testi letterari. Autrice di numerosi articoli pubblicati in prestigiose riviste e miscellanee italiane e internazionali, ha svolto la sua attività di ricerca all’Università degli Studi di Perugia e al Warburg Institute di Londra. Per chi vorrà, alla fine della presentazione ci sarà un aperitivo-cena (costo 15 euro) a base di Berlucchi e tartufo.