di Ester Pascolini
ʿPermacrisis. Le ombre del passato, la luce del domaniʾ. Questo, il titolo della rassegna cinematografica che prenderà il via nei prossimi giorni al cinema teatro Don Bosco di Gualdo Tadino. Quattro i film in programmazione: «Tra i migliori della presente stagione cinematografica », come ci tiene a sottolineare Michele Storelli, uno dei curatori dell’iniziativa organizzata, ancora una volta, dagli inesauribili volontari dell’associazione ʿEducare alla vita buonaʾ.
I titoli Si parte venerdì prossimo, con il film ʿL’ombra di Caravaggioʾ, per la regia di Michele Placido, con Riccardo Scamarcio nelle vesti del geniale pittore. Grande produzione, cast internazionale, ciliegina sulla torta gli straordinari costumi, alla cui realizzazione ha contribuito un cittadino eccellente di Gualdo Tadino, il sarto Daniele Gelsi, ospite d’onore della prima serata e habitué delle produzioni di Placido. Il secondo film, previsto per venerdì 10 marzo, è un’opera bizzarra del regista russo Aleksandr Sokurov: ʿFairytaleʾ. Un fil rouge ideale lo connette alla Divina Commedia, attraverso la storia di alcuni uomini di potere e dittatori della storia che vengono collocati in un limbo. Nell’attesa di scoprire se il destino abbia in serbo per loro il paradiso o l’inferno, Mussolini, Hitler, Stalin, Churchill, Napoleone Bonaparte, diventano protagonisti di discussioni, liti, vendette, scherzi, recriminazioni, nell’illusoria convinzione di essere ancora al centro della scena. Ospite della serata un caro amico della rassegna, il professore Gianni Paoletti.
Venerdì 17 marzo Venerdì 17 marzo verrà proiettato ʿGli Spiriti dell’isolaʾ di Martin McDonagh. Pluripremiato al Festival di Venezia e ai Golden Globe, il film vede come interprete l’attore Colin Farell, candidato agli Oscar 2023 nella categoria miglior attore protagonista. La storia, dove commedia e dramma si mescolano, è ambientata nel 1923 in una remota isola irlandese. Ospite della serata il critico cinematografico perugino Simone Rossi. In chiusura di rassegna un altro importante film del 2022: ʿEmpire of Lightʾ. Il regista Sam Mendes, sulla scia di alcuni famosi colleghi che di recente hanno prodotto opere autobiografiche (Sorrentino, Spielberg), racconta il suo amore per il cinema e rende omaggio alla sua infanzia. I due protagonisti della pellicola, Olivia e Stephen, tra problemi esistenziali e avversità, troveranno il modo di salvarsi attraverso il potere curativo del cinema, della musica, della comunità. Gli organizzatori non si sbilanciano sull’ospite dell’ultima serata, ma lasciano intendere che sarà un grande ritorno. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 20.45. Il costo dell’abbonamento è di 25 euro, del biglietto singolo 8 euro.
La crisi Gli interventi del presidente dell’associazione Umberto Balloni e della professoressa Marcella Viventi sono appelli alla cittadinanza. Il cinema teatro Don Bosco attraversa un momento di grande difficoltà, nonostante l’operato totalmente gratuito dei soci dell’associazione, che ha garantito alla città questo importante servizio culturale. Se è vero che la crisi delle sale cinematografiche deve essere contestualizzata in uno scenario più complesso, in cui i metodi di fruizione tradizionali sono stati rivoluzionati in favore delle multisale e le piattaforme online, è vero anche che non ci si può arrendere di fronte al rischio di veder scomparire le piccole sale nei centri minori. Mantenere la struttura di Gualdo Tadino però ha dei costi notevoli e le poche presenze in termini di pubblico non sono sufficienti ad assicurarne la sopravvivenza. Balloni afferma: «Porteremo a termine questa stagione, ma non siamo sicuri di poter riaprire il prossimo ottobre». E chiede ai cittadini, con ammirevole caparbietà, dei suggerimenti sul da farsi, delle idee per attrarre pubblico: «Visto che non è stata sufficiente nemmeno la programmazione di prima qualità portata avanti quest’anno». A fine presentazione interviene il sindaco, Massimiliano Presciutti, che lamenta la scarsa attenzione dei gualdesi per l’offerta culturale della città, che preferiscono, a suo dire, quella delle città limitrofe e invita la popolazione «a recarsi al cinema Don Bosco qualche volta, invece che al centro commerciale come avviene di solito». Ribadendo al tempo stesso il valore inestimabile dell’operato dell’associazione ʾEducare alla vita buonaʿ. Sugli sforzi dei volontari e sui loro appelli aleggia però l’aria pesante di una città che sta perdendo pezzi. Di un territorio, la fascia appenninica umbra, che nonostante gli interventi recenti sulla viabilità che ne avrebbero dovuto scongiurare l’isolamento, si sta impoverendo sempre di più. Non sembrano bastare gli sforzi di queste piccole, ostinate, realtà che denunciano le enormi difficoltà nelle quali si trovano. Volendo fare un parallelismo con il titolo del cineforum, sembra improrogabile l’urgenza di individuare le cause della ʿcrisi permanenteʾ di quest’area. Come sembra necessario interrogarsi sulle soluzioni possibili, che non potranno, in ogni caso, prescindere dal sostegno immediato e deciso della politica e da nuovi progetti che prevedano la riconversione del tessuto economico-produttivo per la crescita e lo sviluppo dei territori appenninici.