di Marta Rosati
Recentemente esposta ad Amelia, per volere del commissario comunale alle belle arti e ai musei Vittorio Sgarbi, ‘La ricchezza del mondo’ dipinta da Grazia Cucco per Expo Milano 2015 e assicurata per 100 mila euro, presto sarà a Terni. La grandissima tela (mt 3×2), sarà esposta nei locali dell’accademia Rousseau in piazza San Francesco dal 5 al 20 novembre prossimi. Questo sabato è previsto un vernissage in grande stile.
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Mostra all’accademia Rousseau Attorno alle 16.15 gli sbandieratori di Amelia in corteo accompagneranno la città da piazza Tacito a piazza San Francesco, dove è attesa la presenza di diversi sindaci dell’Amerino. Tra gli ospiti previsti per l’inaugurazione trionfale ci sarà anche il famoso Mogol, non solo amico intimo della Cucco ma anche colui che ha battezzato la tela. Per completare il puzzle dovrebbe esserci pure il critico Sgarbi; il sindaco di Amelia Laura Pernazza lo ha invitato ad intervenire, ma pare debba fare i conti con la sua agenda.
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‘La ricchezza del mondo’ Insieme alla tela, altri 13 capolavori dell’artista autodidatta che ha rappresentato l’Umbria all’esposizione universale dell’anno scorso a Milano. L’artista ha esposto le sue opere a Palazzo Pianciani in occasione del Festival di Spoleto 2010, alla Biennale di Venezia, al Museo della Follia a Matera, all’Ambasciata Italiana di Capodistria, al Museo di Trieste, al Museo di Gualdo Tadino e a Palazzo Pagliaricci di Amelia e ora sbarca a Terni all’accademia Rousseau, con la collaborazione dell’amico Giovanni Ceccotti che ha coorganizzato l’evento. La mostra sarà aperta dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20; la mattina, la sera e la domenica solo su prenotazione. Al termine dell’inaugurazione della mostra, sabato 5 novembre alle ore 20.30 ci sarà una cena con l’artista presso il ristorante Mammalinalink di Terni. Per prenotazioni ed informazioni contattare il numero 328.1634703.
Grazia Cucco Scoperta dal noto autore di canzoni Mogol e in seguito apprezzata e consacrata dal noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, la Cucco nasce ad Amelia. A soli tre anni, mentre si trovava nella scuola materna, venne punta da un insetto che non seppe descrivere, ma che disegnò fedelmente su un foglio, meravigliando tutti per la perfetta riproduzione. Da quel momento ha continuato il suo cammino di crescita a livello artistico, rivolto all’interpretazione e all’esaltazione della natura in tutte le sue forme e aspetti. La sua produzione è maggiormente rivolta a committenti privati e religiosi per i quali ha prodotto opere a soggetto sacro.
Gli insetti, il clero e il sesso Questi i soggetti quasi sempre presenti in tutte le opere di Grazia Cucco. A primo impatto forse temi abissalmente distanti tra loro; eppure, nei dipinti dell’artista amerina che è solita impreziosire tavole in legno tarlato, questi tre molto spesso convivono, sempre in un eccellente inno alla natura. Generosa quanto esuberante, pur con le sue fragilità, la Cucco vive e si nutre della sua arte e l’Accademia Rousseau, istituto superiore di cultura che si occupa di promozione ed organizzazione di eventi culturali e della formazione superiore e universitaria (recupero anni scolastici, corsi di lingua, corsi di formazione professionale, seminari di studio), le spalanca le porte. La Rousseau – fanno sapere dall’accademia di piazza San Francesco – si è già attestata come riferimento essenziale per l’American University of Rome, proponendosi come sede di riferimento per la futura attività didattica della prestigiosa università americana.
@martarosati28