di M. Alessia Manti
«Quando gli umbri si prendono per mano riescono a superare qualsiasi sfida». La tenacia e la fiducia nel risultato espresse dall’assessore alla cultura di Perugia, Andrea Cernicchi, con queste parole ad apertura della conferenza stampa del day after, il giorno dopo il grande annuncio che vede Perugia nella short list delle’splendide sei’, le città che potranno proseguire la loro avventura verso il titolo di Capitale europea della cultura. Nella sala dei Notari c’è grande emozione ed è tempo di festeggiamenti.
La conferenza stampa Con l’assessore Cernicchi, tutti i soggetti che si sono spesi ampiamente per il progetto di candidatura fin dall’inizio e per il raggiungimento di questa prima tappa: il sindaco di Assisi Claudio Ricci, la presidente della regione Umbria Catiuscia Marini, l’assessore regionale alla cultura Fabrizio Bracco e il presidente della fondazione Perugiassisi2019 Bruno Bracalente. In collegamento telefonico, per salutare la sala e i cittadini, anche il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, a Seattle per ricambiare la visita compiuta a Perugia da una delegazione della città gemella americana lo scorso luglio.
Commenti di gioia per il risultato raggiunto da tutti i presenti per rimarcare che il risultato raggiunto «non riguarda solo le istituzioni coinvolte, ma anche la città di Perugia tutta, Assisi, Terni e tutti i piccoli e medi comuni che hanno raccolto la sfida». «Era una tappa importante perchè la commissione europea ha valutato la fattibilità e la realizzabilità del progetto – ha detto la presidente Marini -, ma è solo un primo step: ora toccherà lavorare tutti insieme, per almeno altri dieci mesi e raggiungere in traguardo». Questa è stata anche un’occasione che ha dimostrato come si possa praticare pratica della buina politica. Qui c’e gruppo di amministratori che hanno privilegiato l’idea della visione rispetto a piccole beghe di partito» ha aggiunto.
«La città media europea» Ringraziamenti a Boccali, la presidente Marini e il presidente Bracalente da parte del sindaco di Assisi Ricci che ha espresso ampia gratitudine, a tutti coloro i quali hanno lavorato al progetto, e soddisfazione per uno storico risultato. Ricci ha dichiarato che si é trattato di un progetto ampio e condiviso, attraverso la fondazione Perugiassisi, che ha unito oltre 100 fra comuni, istituzioni e soggetti privati, su una idea molto innovativa: «la media città europea sarà diffusa dal centro Perugia capoluogo collegata con Assisi e le rete della città dell’Umbria capace di Fabbricare Luoghi e, cioè, rigenerare spazi e opportunità di incontro creativo e sociale, nonché paesaggi urbani storici, fra città e città, utilizzando anche le comunicazioni e l’innovazione tecnologica (come la rete internet veloce senza fili gratuita per tutti: un nuovo diritto umano per tutti). Una occasione storica di sviluppo e opportunità, per Perugia, Assisi e le città dell’Umbria».
Un nuovo anno impegnativo Festeggiamenti e consapevolezza che quello che verrà sarà un anno di impegno e duro lavoro. «Dobbiamo dimostrare alla commissione che stiamo già lavorando per il progetto che abbiamo scritto nel dossier di candidatura. Adesso i sogni devono avere gambe», ha detto il presidente della fondazione Perugiassisi, Bruno Bracalente. Ribadita anche dall’assessore Bracco l’identità regionale della candidatura e ha dichiarato che «questo può essere un passaggio importante in prospettiva futura per un modello sviluppo» proprio perchè «una regione che vive una difficoltà profonda con la sua candidatura a capitale europea della cultura si lancia in una tensione progettuale e vuole fare della creatività un assest fondamentale del futuro».
Il messaggio dello staff Perugiassisi 2019 «Un esito che ci aspettavamo. Il successivo sostegno dell’istituzione regionale, che ha spinto numerose città dell’Umbria e associazioni ad unirsi in una rete “culturale” senza precedenti, ha fatto compiere il miracolo di affrancarsi dalle secolari divisioni campanilistiche per inseguire quello che, all’inizio, poteva apparire solo un sogno. Superato dunque questo primo importante traguardo, l’orizzonte si allarga allo scenario europeo, con quella forza che scaturisce dalla nostra storia e dai nostri valori universalmente riconosciuti, con Francesco e Benedetto, pilastri della civiltà europea. Perugia, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, proseguiranno nel mobilitare tutte le energie dei territori per “fabbricare i propri luoghi” della produzione di idee e socialità. La forte competizione, con il riconoscimento di questo ulteriore blasone, consente ora a Perugia e all’Umbria di rilanciare la loro vocazione ed esperienza sui temi dell’accoglienza, dell’integrazione, del dialogo, della partecipazione democratica alla costruzione europea. Perugia e Assisi, città dell’integrazione e del dialogo, potranno così dare un ulteriore rafforzamento ai principi fondanti del concetto di unione europea».