di Iv. Por. e Fra. Mar.

E’ stato arrestato sabato pomeriggio Federico Bigotti, il 21enne di Città di Castello indagato per l’omicidio della madre Anna Maria Cenciarini. La notizia è stata confermata solo nella tarda mattinata di domenica.

Ordinanza eseguita Secondo quanto si è appreso, i carabinieri hanno eseguito l’ordinanza firmata dal gip di Perugia su richiesta della procura, che lo accusa di omicidio aggravato.

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«Molto scosso» Il 21enne è «molto scosso», riferiscono i suoi legali Vincenzo Bochicchio e Francesco Areni, che sono stati in carcere a trovarlo domenica mattina. I legali non hanno voluto rilasciare ulteriori commenti prima di aver esaminato l’ordinanza di custodia cautelare.

Decisiva l’autopsia Decisive per l’arresto sembrano essere state le risultanze dell’autopsia, giunte sul tavolo del procuratore aggiunto Antonella Duchini e del pm Carmen D’Onofrio. Secondo indiscrezioni l’esame autoptico avrebbe rivelato una dozzina di colpi di coltello (trovato accanto al corpo della vittima), tra cui una ferita alla schiena, un grosso taglio alla gola sferrato da dietro, un altro al mento, uno sulla parte posteriore dell’orecchio e uno sulla spalla, più altre lesioni sul torace e sulle mani, a rivelare quest’ultime un probabile tentativo di difesa. Elementi che confermerebbero la tesi dell’accusa, la quale non ha mai creduto a un suicidio. Finora infatti, Federico (unica persona in casa insieme alla madre al momento dell’omicidio), ha sostenuto di aver visto la donna autoflagellarsi e di essere corso in camera. Dalle analisi, intanto, è anche emerso che il giovane aveva assunto hashish nelle ore precedenti al delitto.

Foto e frase Nel pomeriggio di sabato 2 gennaio, intanto, poco prima dunque dell’arresto, il giovane aveva cambiato gli elementi principali della sua pagina Facebook: nuova foto del profilo, che lo ritrae mostrare il fisico sdraiato sul suo letto corredata dalla frase: «Le carezze sui graffi si sentono di più». E anche nuova immagine di copertina: fondo nero e la scritta «1+1=69» con eloquente doppio senso a sfondo sessuale.

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Cancellate foto su Instagram Intanto su Instagram, Federico ha rimosso tutti i contenuti precedentemente postati nei suoi due profili, compreso il selfie pubblicato la mattina dopo l’omicidio corredato dalla scritta #riposainpace che ha raccolto decine di commenti, soprattutto di insulti per aver offeso la memoria di sua madre.