di Iv. Por. e Fra. Mar.
E’ iniziato in serata l’iter per l’espianto degli organi di Riccardo Bazzurri, il 32enne che domenica ha sparato contro l’ex convivente, il loro bambino di appena due anni e un’amica di lei. I parametri vitali hanno iniziato a scendere da lunedì mattina fino a quando è stata dichiarata la morte clinica. Le procedure di accertamento del decesso sono durate dunque sei ore. I familiari hanno poi autorizzato l’espianto degli organi. A dare notizia della donazione attraverso l’ufficio stampa dell’Azienda ospedaliera di Perugia, è la responsabile del Centro regionale trapianti dottoressa Tiziana Garzilli. Il resto della famiglia travolta dalla mano omicida del padre, lotta disperatamente tra la vita e la morte.
Perché? Intanto gli inquirenti lavorano per cercare di fare un po’ più luce nel buio di un gesto tanto folle quanto devastante messo in atto domenica mattina 32enne carrozziere di Villa Pitignano, che non ha esitato ad aprire il fuoco contro la ex compagna Ilaria Abbate, 24enne di origini partenopee, mentre teneva tra le braccia il frutto del loro amore, e l’amica di lei Ilaria Toni, che ha avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Su Facebook Il germe della follia omicida che lo ha portato a sparare contro il sangue del suo sangue è datato dodici ore prima e campeggia sulla bacheca Facebook di Riccardo Bazzurri: «Ci sono sempre due strade – scriveva solo dodici ore prima della strage, forse dopo aver discusso con la ex – quella giusta che conduce a un futuro incerto, e quella sbagliata che ti porta a sapere dove andrai».
FOTOGALLERY: IL LUOGO DELLA TRAGEDIA
Parla il padre di Ilaria Toni «Mia figlia è viva per miracolo, è stanca le hanno sparato in tasca mentre andava in piscina con l’amica. Non è al corrente della gravità degli altri». A dirlo è Marco Toni, il padre di Ilaria Toni. «Ho nel cuore la sua amica Ilaria e il bimbo. Non so cosa sia passato per la testa a Riccardo, ma il rapporto con la compagna so che non era buono. Mia figlia ha sempre avuto un atteggiamento protettivo verso Ilarietta, che considerava come una sorella minore. Questa è una tragedia per tutti. Non so se mia figlia e Ilaria sapevano della pistola».
Bimbo operato Sono «stazionarie ma gravissime» le condizioni di Ilaria Abbate, trapela dal Santa Maria della Misericordia. Stessa situazione per il bambino di 2 anni, ricoverato all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, stabilizzato tra la sera di domenica e la notte: sulle sue condizioni i medici della Rianimazione di Perugia sono in costante contatto con i colleghi fiorentini. Ilaria lo teneva tra le braccia sul sedile dell’auto, e ha anche provato a fargli da scudo col suo corpo, come avrebbe mai potuto pensare che suo padre, ritenuto una «persona normale» e anche un «buon padre», avrebbe potuto sparare contro di loro?
VIDEO: IL LUOGO E IL TESTIMONE
Famiglia di lei a Firenze In giornata, intanto, sono arrivati in Italia i famigliari della Abbate che vivono e lavorano alle Canarie. Sono andati subito al capezzale del nipotino, a Firenze. I familiari di lui invece, erano al mare nel momento della tragedia e sono tornati in tutta fretta a Perugia. In mattinata il sindaco Andrea Romizi e il cardinale Gualtiero Bassetti si recano in ospedale per fare visita ai feriti.