Il vicequestore Luzi (foto Rosati)

di Marta Rosati

Spacciatore già noto alle forze di polizia viene notato gironzolare vicino alle scuole, in casa nascondeva circa 600 grammi di marijuana. In mano alla polizia, ora, anche la sua agenda personale: all’interno una trentina di contatti ‘utili’, quelli dei suoi clienti di età compresa tra i 18 e i 26 anni.

POLIZIA NEL COVO DELLO SPACCIATORE: L’OPERAZIONE

Pusher arrestato Sono scattate le manette ai polsi del trentenne ternano fermato martedì pomeriggio a Borgo Bovio dagli uomini dell’Antidroga che lo hanno sottoposto a un controllo nell’ambito del quale il giovane ha riferito agli agenti di non vivere più a Terni e di essersi trasferito in un’altra città. Considerati i precedenti, però, gli investigatori non gli hanno creduto e compiuti gli accertamenti del caso hanno fatto scattare la perquisizione domiciliare. Qui nell’appartamento in uso alla sua compagna sono stati subiti recuperati dieci grammi di hashish che hanno spinto i poliziotti del vicequestore aggiunto Alfredo Luzi ad approfondire i controlli, trovando poco dopo tre involucri nascosti in un armadio e contenenti circa 600 grammi di marijuana. Non solo: in un borsello, rinvenuto all’interno di un vano portaoggetti ricavato all’interno di un cassetto, sono stati trovati circa 4 mila euro in contanti, mentre altri 300 euro erano nelle tasche dell’uomo al momento del controllo a Borgo Bovio. Ai polsi del giovane disoccupato sono scattate le manette con l’accusa di spaccio, così come disposto dal pubblico ministero Tullio Cicoria, in attesa della direttissima.

Ladre avvenenti allontanate Sempre nella giornata di martedì gli uomini della squadra mobile hanno invece allontanato da Terni due avvenenti ladre. Le due, una 46enne italiana e una 24enne ucraina, sono state segnalate da numerosi commercianti insospettiti dai comportamenti. Entrambe di bella presenza e vestite di tutto punto, hanno un lungo elenco di precedenti per furto ai danni di gioiellerie, così come emerso dalle verifiche in banca dati compiute dai poliziotti che, dopo le chiamate al 113, sono subito intervenuti fermando le due. Curioso il metodo adottato dalla coppia di ladre seriali per truffare i gioiellieri, sempre maschi, dai quali si presentavano con scollature vertiginose, motivo di distrazione. A carico di entrambe è scattato il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per tre anni a Terni.

@martarosati28