di Fabio Toni
Rinvio a giudizio per il consigliere comunale Alessandro Chiappalupi accusato di concussione. Lo ha disposto il gup del tribunale di Terni, Maurizio Santoloci, al termine dell’udienza di mercoledì pomeriggio. A giudizio c’è finito anche un ex collega di Chiappalupi, dipendente di Equitalia, accusato di favoreggiamento. I due imputati sono difesi dagli avvocati Roberto Migno e Carlo Viola. Il processo inizierà il prossimo 19 marzo.
La storia Chiappalupi, arrestato il 31 agosto del 2010 e costretto ai domiciliari per circa due mesi, è accusato di concussione nell’ambito dell’attività di dipendente dell’agenzia dei tributi. Secondo le risultanze delle indagini condotte dalla guardia di finanza di Terni e dal procuratore capo Fausto Cardella, il consigliere comunale avrebbe trattenuto per sé diverse migliaia di euro destinate alle casse dello Stato, raggirando ignari contribuenti e la stessa Equitalia. Il 44enne consigliere comunale ex Pd, oggi nel gruppo misto, ha sempre respinto ogni addebito. All’udienza preliminare era presente anche uno dei legali di Equitalia, ente individuato come parte offesa nell’ambito delle indagini.