Il comandante provinciale Capasso e il maggiore Allegretti

di Massimo Colonna  

I reati predatori, quelli più impattanti sulla popolazione, sono in calo, mentre aumentano i controlli su persone e veicoli. Sono i numeri di sintesi del comando provinciale dell’Arma dei carabinieri, che in una conferenza stampa ha presentato il bilancio del 2016. Un anno «intenso e faticoso», caratterizzato anche da diverse indagini rilevanti, come quelle per l’omicidio Bellini o per gli assenteisti del Comune di Stroncone. Ma anche da iniziative dal forte risvolto sociale, come l’inaugurazione della sala di ascolto per le donne vittime di violenza.

I reati in calo A fare il punto il comandante provinciale Giovanni Capasso insieme a tutti gli altri esponenti dell’Arma. Il primo numero in evidenza è quello relativo alla presenza dell’Arma sulle strade, con un aumento delle persone controllate (da 41.973 a 62.096, +48 per cento) e dei mezzi controllati (da 33.008 a 45.201, +37 per cento). Il tutto ha portato ad un calo del numero dei reati per i quali hanno proceduto i carabinieri, da 5.213 a 4.509, -13 per cento. I furti hanno subito un decremento del 16 per cento (da 2.728 a 2.301). Le rapine sono diminuite del 35 per cento (da 20 a 13) ed i danneggiamenti del 13 per cento (da 886 a 770).

Stupefacenti Per quanto riguarda gli stupefacenti c’è un incremento dei casi perseguiti (da 41 a 68, +66 per cento. «Il dato – ha spiegato il comandante – è il frutto dell’incisiva azione repressiva posta in essere da tutti i reparti dipendenti che hanno effettuato un maggior numero di arresti, da 10 a 22, +120 per cento, di denunce in stato di libertà, da 29 a 43, +48 per cento, e di segnalazioni amministrative, da 65 a 124, +91 per cento, nonché sequestrato una quantità molto maggiore di sostanze. Dal punto di vista della diffusione dei vari tipi di droga si registra una costante diffusione di sostanze stupefacenti quali cocaina ed hashish, il cui consumo è distribuito fra tutte le varie fasce di età e nei differenti ceti sociali».

Le fasce deboli Un’attenzione particolare è stata posta alla tutela delle fasce deboli, in particolare minori, donne e anziani. Da questo punto di vista «un ulteriore passo in avanti è stato fatto con la realizzazione di un’aula per le audizioni, riservata alle donne vittime di violenza, primo caso in Umbria e in collaborazione con il Soroptimist». I dati riconducibili alla violenza di genere sono complessivamente risultati in crescita. I casi di stalking sono aumentati del 71 per cento (da 7 a 12), le denunce di maltrattamenti in famiglia sono cresciute del 142 per cento (da 12 a 29) mentre sono risultati in calo del 43 per cento (da 7 a 4) gli episodi di violenza sessuale. «La risposta istituzionale a tali fatti reato è risultata decisa in quanto i relativi autori sono stati tutti denunciati od arrestati e le vittime sono state supportate dalle strutture locali della rete nazionale antiviolenza».

Le indagini Sul fronte investigativo due i casi più importanti. «Il primo è l’esecuzione, nel marzo scorso, di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette dipendenti comunali del Comune di Stroncone accusati di assenteismo». Indagine portata avanti dai carabinieri «adottando metodologie classiche e tecniche», con l’obiettivo di far emergere, da parte del personale dell’autoparco comunale, «una serie di comportamenti illeciti reiterati tali da portare all’emissione della citata misura cautelare». Il secondo evento è l’omicidio di Sandro Bellini. «La rapida ma meticolosa indagine – ha spiegato il comandante Capasso – sviluppata in modo esemplare sotto la guida della locale procura dagli investigatori del comando provinciale con l’indispensabile supporto delle componenti specialistiche dell’Arma, ossia cinofili, sommozzatori, elicotteristi ed analisti del Ris, ha permesso in pochi giorni di recuperare nelle acque del fiume Velino il cadavere della vittima ed assicurare alla giustizia l’autore dell’efferato delitto maturato per motivi sentimentali».

@tulhaidetto

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