di Massimo Colonna
Sarà il 3 dicembre la data di inizio del processo per l’omicidio Moracci, il 92enne che lo scorso 28 aprile ha perso la vita nell’ambito di una rapina finita del sangue nella sua abitazione di via Andromeda di Gabelletta, nella periferia ternana. Così ha stabilito il gup del tribunale di Terni rispondendo alla richiesta di rito abbreviato inoltrata da cinque indagati per quei fatti, ossia i tre esecutori materiali della rapina, di cui uno il ‘palo’ della banda, e i due ritenuti le menti del colpo. Un altro indagato, la colf dei Moracci, ha invece scelto la strada del rito processuale ordinario. E intanto a difendere i tre esecutori entra anche l’avvocato Luca Maori, di recente impegnato nella difesa di Raffaele Sollecito nel caso Meredith.
La data Il 3 dicembre dunque nelle aule del tribunale di Terni andrà in scena la prima udienza del procedimento a carico del ventenne Elvis Katalyn Epure, del 21enne Gheorghe Buzdugan e di suo zio Daniel Budzugan, 43enne, come esecutori materiali del delitto, difesi dall’avvocato romano Giuseppe Squitieri che sarà affiancato anche dal legale Luca Maori, difensore di Sollecito. I presunti basisti sono invece il 60enne Gianfranco Strippoli e il 44enne ternano Claudio Lupi, difesi dal legale Francesco Mattiangeli.
Omicidio Moracci: parlano i testimoni
La perizia In quella data verranno presentati anche i risultati della perizia che, nell’ambito della richiesta di rito abbreviato, i legali difensori avevano richiesto di poter essere ammessa agli atti. L’approfondimento è stato richiesto in particolare sulle cause che hanno portato alla morte dell’anziano, che in quella occasione è stato ritrovato sul suo letto con la bocca rivolta al materasso e con le mani legate dietro la schiena.
Rito ordinario La via dell’abbreviato non è stata scelta invece da Angela Cioce, la colf dei Moracci che deve rispondere delle accuse di concorso in omicidio, rapina e sequestro di persona, difesa dagli avvocati Sara Giovannelli e Emidio Gubbiotti. La Cioce, pugliese di 48 anni, è convinta di poter difendere la propria posizione durante l’intero dibattimento.
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