Carabinieri (foto archivio Fabrizio Troccoli)

di Ivano Porfiri e Maurizio Troccoli

Un operaio comunale di Panicale è stato arrestato dai carabinieri per assenteismo e un collega è stato denunciato. E’ successo martedì sera nella frazione di Tavernelle. L’arrestato è M.S. di 49 anni e l’accusa è truffa aggravata ai danni dello Stato.

Tre anziché quattro Intorno alle 18.30 di martedì, i carabinieri agli ordini del capitano Marcello Sardu hanno fermato e controllato, all’uscita della sede degli uffici circoscrizionali della frazione di Tavernelle, tre operai comunali, dipendenti del comune di Panicale, che pochi istanti prima avevano «smarcato» i loro rispettivi badges magnetici nell’apposito lettore all’ingresso dell’edificio. I militari, che stavano verificando i risultati di una precedente indagine, si sono insospettiti perché in realtà si aspettavano di trovare quattro dipendenti e non solo i tre fermati.

Il quarto che non c’è Tale sospetto è divenuto certezza quando sono stati esaminati i dati del sistema di archiviazione elettronico del Comune ed è emerso che gli operai che avevano «smarcato» l’uscita alle 18.30 non erano solo tre, ma effettivamente ve ne sarebbe dovuto essere anche un quarto, che risultava aver timbrato il cartellino alle 7 e 10 del mattino “in entrata” e, proprio alle 18.30, “in uscita”. Solo che M.S., come emerso dagli accertamenti dei militari e dalle prime dichiarazioni dei suoi colleghi, quel giorno a lavoro non si era mai presentato.

Denunciato il collega-complice Il prosieguo degli accertamenti ha consentito di identificare, fra i tre fermati, il collega-complice, in M.D., 41enne di Tavernelle, il quale avrebbe timbrato il cartellino di M.S., per poi nasconderlo all’interno stesso degli uffici comunali, nelle vicinanze del lettore magnetico. Anche M.D. dovrà rispondere del reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, ma per il momento, grazie all’assenza di precedenti penali nei suoi confronti, se l’è cavata con una denuncia in stato di libertà.

L’arresto Invece, l’operaio «fantasma», rintracciato telefonicamente mentre era a casa sua, è stato convocato nella caserma di Tavernelle dove, verso le 21.30, è stato dichiarato in stato d’arresto per truffa aggravata ai danni dello Stato. Ai carabinieri non avrebbe reso particolari dichiarazioni. Mercoledì mattina l’arresto è stato convalidato, per poi essere rimesso in libertà considerata l’assenza di specifiche esigenze cautelari. Indaga il sostituto procuratore Michele Adragna.

Il sindaco: «Fatto gravissimo» Luciana Bianco, sindaco di Panicale: «Credo che almeno per un paio di giorni, fino a quando la magistratura non avrà preso le decisioni del caso, sia opportuno mantenere un certo riserbo sul caso specifico affinché si possa fare serenamente chiarezza. Stiamo comunque pensando alle azioni da intraprendere come Comune. Il fatto è gravissimo, stiamo valutando come muoverci. Nel momento di particolare crisi che stiamo vivendo queste azioni sono inaccettabili. La situazione non è grave ma gravissima ed è sicuro che ci muoveremo». Alle parole del sindaco si uniscono quelle dell’assessore Daniele Torroni: «Siamo a conoscenza dei fatti, attendiamo il lavoro della magistratura».

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