di C.F.
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«Il professor Carlo Fiorio smentisca pubblicamente i contenuti assurdi della sua relazione». Così le sigle sindacali degli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Maiano (Spoleto) intervengono sulle denunce formulata dal professore, che ha assunto l’incarico di Garante regionale dei detenuti, a seguito di uno sciopero proclamato dagli stessi reclusi.
La denuncia di Fiorio e la replica del direttore Sardella Fiorio giovedì scorso ha parlato di violazioni dell’ordinamento penitenziario in riferimento al dimezzamento di telefonate e colloqui per i detenuti che hanno aderito alla protesta, ma anche di riduzione del vitto e di un incremento significativo delle sanzioni disciplinari. Il documento è già stato smentito dal direttore del carcere di Maiano, Luca Sardella che si è anche riservato di valutare eventuali azioni legali a carico del Garante.
Sindacati di polizia penitenziaria: «Contenuti assurdi, il Garante smentisca» A schierarsi al fianco del direttore sono stati gli stessi rappresentanti sindacali della casa di Reclusione appartenenti alle sigle Sappe, Osapp, Cisl, Ugl e Fsa-Cnpp. I una nota le organizzazioni scrivono: «Conoscendo il professor Fiorio come professionista scrupoloso e serio, non possiamo credere che affermazioni così lontane dalla realtà, tanto da potersi ritenere assurde, siano frutto di Sue dichiarazioni. Il direttore e il comandante del carcere di Spoleto sono professionisti di grande esperienza e uomini di indiscussa moralità, pertanto ci chiediamo quale realmente sia lo scopo di dichiarazioni così lesive della loro immagine e in maniera unitaria chiediamo al Garante dei detenuti, di smentire pubblicamente le affermazioni a inerenti la situazione dei detenuti presso la Casa di Reclusione di Spoleto».