di Chiara Fabrizi
Vietato raccogliere e consumare prodotti alimentari coltivati in terreni che si trovano entro il raggio di 5 km dalla Gamma Production di Bevagna, l’azienda che produce insegne pubblicitarie devastata dal rogo di venerdì pomeriggio.
Fascicolo per incendio colposo Sul rogo dell’azienda di via delle Industrie ha aperto un fascicolo d’inchiesta la Procura di Spoleto, ipotizzando il reato di incendio colposo. Al vaglio dei vigili del fuoco le cause del vasto incendio.
VIDEO: ROGO RIPRESO DAI VICINI
FOTO DEL ROGO ALLA GAMMA PRODUCTION
Rogo alla Gamma Production di Bevagna Le ordinanza sono state emesse dai sindaci di Bevagna e Foligno su indicazione del personale della Usl 2 e di Arpa Umbria, intervenuto nella zona industriale insieme a sei squadre dei vigili del fuoco che hanno domato l’incendio. In particolare, i provvedimenti dispongono anche «il divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei ed erbe spontanee; il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; il divieto di utilizzo di foraggi e cereali destinati agli animali».
Ordinanze a Bevagna e Foligno In entrambi i provvedimenti, poi, si raccomanda di «tenere chiuse le finestre per le prossime, procedendo alla chiusura e alla pulizia degli impianti di ventilazione forzata». Nell’ordinanza del Comune di Bevagna, in particolare, si legge che «Arpa Umbria provvedeva a installare un campionatore di particolato atmosferico Eco-Emergency per valutare la qualità dell’aria in prossimità dell’incendio con particolare riferimento al particolato, alle diossine e ad altri microinquinanti. I primi dati delle misurazioni saranno disponibili nei prossimi giorni dovendo i campioni essere sottoposti ad analisi chimiche di laboratorio».
«Bruciate materie plastiche» Sempre nel provvedimento della sindaca di Bevagna, Annarita Falsascappa, poi, viene scritto che «dalle informazioni verbali rese dai titolari risulterebbe non sono presenti tettoie e/o materiali contenenti amianto coinvolti nell’incendio», ma il rogo della Gamma Production «sembrerebbe aver interessato materie plastiche stoccate all’interno della ditta», è scritto sempre in ordinanza. In questo senso, saranno sempre «Arpa e Usl 2 a valutare la necessità di effettuare specifiche campagne di campionamento anche sulle matrici alimentari in funzione dello studio di ricaduta che Arpa redigerà nei prossimi giorni in funzione dei dati raccolti nell’immediatezza dell’incendio (durata dell’incendio, temperatura, direzionalità del fumo, condizioni meteoclimatiche, ecc.)».