Andrea Caporali

Piegaro dice addio al suo ex sindaco Andrea Caporali. Caporali è morto nelle scorse ore a causa di una malattia che non gli ha lasciato scampo all’età di 54 anni. Insegnante di informatica in un istituto superiore, Caporali è stato sindaco del Comune umbro dal 2009 (quando fu eletto con una lista civica che faceva riferimento al Partito democratico con il 64 per cento) al 2014, anno in cui è stato eletto Roberto Fericcelli, anche lui del Pd. Sulla pagina del suo profilo Facebook tanti i messaggi di cordoglio delle persone che gli hanno voluto bene: «La ricorderò per sempre come una grande persona» scrive ad esempio Michele Floridi, «un grande appassionato di informatica che ha insegnato a me e a tanti altri come è fatto un pc, come si scrive un programma, come si fa il debug e altre 1000 cose, Quando ero nel panico pre-laurea ci siamo scritti e sapere che mentre avrei discusso la mia tesi lei mi avrebbe pensato, mi ha fatto stare meglio. Rimarrà per sempre nel mio cuore».

I ricordi «Molto più che un semplice professore» scrive invece Giuseppe Grillo. «Ci mancherai tanto – dice Gabriella Cocchini – ma rimarrà sempre vivo il ricordo delle nostre nottate seduti davanti al circolo ormai chiuso a raccontarci il presente e a sognare il futuro. Ti voglio bene». A ricordare Caporali è anche il segretario della federazione Pd del Trasimeno Sandro Pasquali: «La sua scomparsa – dice – mi addolora profondamente e colpisce tutta la nostra comunità. Un uomo onesto, leale, che ho avuto l’onore di conoscere sia nella veste di sindaco di Piegaro e di apprezzarne le sue qualità, sia in quella di semplice cittadino militante, appassionato di politica. La malattia, purtroppo, lo aveva debilitato molto, ma ricordo poco tempo fa un incontro con lui nel mio ufficio quando, già molto provato, parlammo a lungo di politica nei nostri territori insieme ad altri responsabili di segreteria. Un uomo con la sinistra nell’anima, che non si è mai arreso, convinto e forte delle sue idee, capace di ricostruire sempre un dialogo. La sua scomparsa è una brutta notizia per tutti noi, il Trasimeno perde un amico, perde un compagno».