di Ivano Porfiri, Francesca Marruco e Maurizio Troccoli
Una vera esecuzione. Agghiacciante e terribile. È morto in modo inspiegabile Alessandro Polizzi, un giovane perugino di 24 anni, ammazzato a colpi di pistola mentre era nell’appartamento in cui conviveva da poco con la fidanzata 20enne Julia Tosti, anche lei ferita nell’agguato avvenuto martedì notte in via Ettore Ricci, in zona Settevalli.
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Poco dopo le 3 Secondo una prima ricostruzione, poco dopo le 3, un uomo, a volto coperto, è entrato nell’appartamento situato al terzo piano di una palazzina a mattoncini sfondando la porta e ha aperto il fuoco uccidendo il ragazzo e ferendo, fortunatamente in modo lieve, la ragazza. Sul posto la squadra mobile della polizia, il sostituto procuratore Antonella Duchini e i medici legali Laura Paglicci Reattelli e Annamaria Verdelli.
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Ucciso nel corridoio Il ragazzo è stato trovato riverso a terra nel corridoio, colpito a morte, il volto a terra. Non è chiaro invece se la giovane vittima sia stata colpita prima a letto o direttamente in corridoio, dove è stato ritrovato. La ragazza è stata invece ferita a un braccio: secondo quanto trapela, si sarebbe procurata la ferita nel tentativo di difendersi da un colpo di pistola alla testa. La giovane ha riportato anche diverse contusioni perché nell’aggressione sarebbe anche stata picchiata. Adesso si trova ricoverata in Ortopedia. I due ragazzi convivevano da pochi mesi nella casa della nonna di lei.
Scappato L’assassino poi sarebbe scappato via urtando anche contro un balconcino al piano terra della palazzina in cui vive una signora che ha riferito di aver sentito dei rumori e di essersi allarmata. Alcuni testimoni hanno visto e sentito, ma non troppo e non troppo bene per dare un nome all’assassino.
Il testimone «Erano circa le 3 – racconta un vicino – e ho sentito un grande trambusto come di mobili buttati a terra. Mi sono affacciato pensando che erano studenti, che di solito nei fine settimana fanno rumore. Ma poi ho pensato che era lunedì». Anche altri residenti parlano di voci provenire dall’appartamento».
Sotto shock La ragazza si trova ricoverata sotto shock nel reparto di Ortopedia del Santa Maria della Misericordia di Perugia. Gli inquirenti l’avrebbero già ascoltata per riuscire a dare un nome e un volto all’omicida. Secondo indiscrezioni, dopo aver ucciso Polizzi, un uomo a volto coperto l’avrebbe aggredita nel tentativo di ucciderla.
La vittima denunciata per lesioni La vittima Alessandro Polizzi, era stato denunciato pochi giorni fa per lesioni. A sporgere denuncia era stata una giovane che ha riferito di un episodio avvenuto venerdì scorso durante la notte, fuori da un locale notturno di Sant’Andrea delle Fratte in cui è stato ferito l’ex fidanzato della Tosti. La giovane, nella denuncia che ha sporto, ha raccontato che si trovava a mangiare un panino insieme al fidanzato fuori da un locale notturno della periferia di Perugia, quando Alessandro Polizzi, secondo quanto detto dalla ragazza, li avrebbe aggrediti picchiando violentemente lui e dando qualche schiaffo anche a lei. Il ragazzo è stato ricoverato in ospedale a Perugia con una prognosi di 30 giorni per un colpo al naso, dove si trova ancora adesso. La giovane non ha riportato ferite gravi e poi ha querelato la vittima. Non è chiaro il motivo dell’aggressione che però non sarebbe stata l’unica.
Altre liti e aggressioni Tra i due ragazzi infatti c’erano state acredini anche negli ultimi due mesi. Dopo cioè che Julia aveva rotto con il suo precedente fidanzato, con cui aveva convissuto qualche mese nello stesso appartamento in cui è stata aggredita la notte scorsa, e aveva iniziato una nuova relazione con Alessandro Polizzi. Che recentemente era andato a vivere insieme a lei in quell’appartamento di proprietà della nonna di lei. Sul loro profilo Facebook la data del fidanzamento è il tre febbraio.
Il vescovo: «Auguri a Perugia: ne ha bisogno» Nel pomeriggio nell’ospedale dove si trova ancora Julia e si trova anche il giovane che ha avuto una lite con Alessandro Polizzi, il vescovo Gualtiero Bassetti ha detto messa per medici, personale sanitario e malati. «Buona Pasqua a Perugia – ha detto – perché ne ha veramente bisogno. Domani, durante la consacrazione degli olii in Cattedrale parlerò anche dell’odio».