Saranno gli psichiatri Giovanni Battista Traverso e Marco Marchetti a stabilire, dopo l’incarico che ha affidato loro il gip di Perugia Carla Maria Giangamboni, se Federico Bigotti era in grado “di intendere e di volere” al momento in cui avrebbe ucciso la madre Anna Maria Cenciarini a coltellate all’interno della loro abitazione di Città di Castello. L’esame di svolgerà con la formula dell’incidente probatorio.
Parola agli psichiatri Erano stati gli stessi difensori del giovane tifernate, Francesco Areni e Vincenzo Bochicchio, a chiedere la perizia sottolineando sin dal primo giorno in cui venne arrestato che il ragazzo ha seri problemi psichici e deve essere aiutato. Il 22enne è stato arrestato (e si trova rinchiuso nel carcere di Spoleto). La perizia fornirà gli elementi necessari a capire lo stato mentale del ragazzo al momento del crimine, anche per determinarne l’imputabilità.