di Chiara Fabrizi
Dopo cinque anni tornano a crescere gli infortuni sul lavoro denunciati dalle donne in Umbria e per Inail sono prevalentemente riconducibili al contagio da Covid-19, semplicemente perché le lavoratrici svolgono mansioni in cui questo rischio è maggiore. Aumentano, poi, anche le malattie professionali che colpiscono le dipendenti delle aziende umbre, ma in questo caso il dato non è in controtendenza rispetto al quinquennio precedente. Questa la fotografia scattata dall’Inail alla vigilia della Festa della donna che con la direttrice regionale Alessandra Ligi evidenzia come la risalita di infortuni e malattie professionali «non può passare inosservata e per questo rimarchiamo l’impegno istituzionale nell’analisi delle cause e dei fattori di rischio, nella individuazione e nel sostegno di tutte quelle soluzioni che possano effettivamente incidere nel miglioramento delle condizioni di sicurezza lavorativa, tenendo altresì in considerazione le differenze e le peculiarità di cui i generi sono portatori e che, è ormai dimostrato, incidono anche nella corretta valutazione e congrua prevenzione dei rischi».
Donne al lavoro: infortuni +32,5 per cento In particolare, i dati provvisori del 2022 elaborati da Inail segnalano un incremento del 32,5 per cento degli infortuni che hanno colpito le donne: in numeri assoluti si tratta di 4.169 denunce, a fronte delle 3.148 rilevate nell’anno precedente, ma il dato è anche il più elevato registrato nel quinquennio 2017-2021.
Inail: «Più esposte al Covid» Inail nel suo rapporto ritiene che «l’aumento sia in larga misura dovuto a infortuni occorsi in occasione di lavoro, in particolare quelli derivanti dal contagio Covid-19. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria – spiegano gli esperti – questo tipo di infortuni hanno coinvolto maggiormente le lavoratrici umbre (68 per cento), numericamente più presenti in ambiti lavorativi con un’esposizione elevata al rischio biologico di contagio come, ad esempio, il settore della sanità e dell’assistenza sociale, la grande distribuzione, le pulizie».
Infortuni al femminili: otto su dieci al lavoro Nel dettaglio, poi, il report Inail indica che l’82 per cento degli infortuni sul lavoro che hanno colpito le donne umbre nel 2022 è avvenuto ‘in occasione di lavoro’, mentre gli altri sono avvenuti ‘in itinere’. L’analisi delle morti sul lavoro, invece, consegna una significativa flessione dei decessi delle lavoratici umbre, che nel 2021 erano state sette, mentre nel 2022 se n’è contata appena una.
Donne al lavoro: malattie professionali +36 per cento In risalita, come detto, anche le malattie professionali denunciate dalle lavoratrici umbre nel corso del 2022. Anche in questo caso i dati di Inail sono provvisori ma mostrano un incremento marcato delle denunce al femminile, passate dalle 617 del 2021 alle 839 del 2022, con un incremento che sfiora il 36 per cento, mentre per gli uomini l’incremento è stato di 462 denunce, da 1.692 a 2.154 (+27,3 per cento). I dati umbri consolidati del quinquennio 2017/2021 indicano un aumento delle malattie professionali per le lavoratrici del 14 per cento di quelle relative al sistema osteo-muscolare (dorsopatie, disturbi dei tessuti molli e artropatie), che sono anche quelle più frequenti, verificandosi in circa il 70 per cento dei casi.