Detenuto aggredisce gli agenti poi ingerisce lamette, dopodiché in ospedale provoca danni ingenti nel reparto dedicato in cui era stato ricoverato. Pasqua di violenza nel carcere di Spoleto e al Santa Maria di Terni dove il detenuto si è reso protagonista dell’ennesimo evento critico che i poliziotti della penitenziaria in organico al carcere di Spoleto hanno dovuto gestire. A denunciare l’episodio è Fabrizio Bonino, segretario del sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), secondo cui «il detenuto, già noto per le sue intemperanze, nel giorno del Venerdì santo ha aggredito gli agenti per poi, siamo nella notte tra l’8 e il 9 aprile, ingerire lamette». Il sindacalista spiega che «il detenuto è stato prima portato all’ospedale di Spoleto e poi a quello di Terni: qui ha distrutto il reparto detentivo, danneggiando suppellettili, il bagno, il fornitore di ossigeno, dopodiché ha cercato di abbattere il cancello di sbarramento usando come ariete la porta del bagno». Durante l’azione violenta il detenuto, riferisce Bonino, ha anche «gettato urine verso la porta e sputato in faccia agli agenti incaricati della scorta». Per il Sappe «la cosa grave è anche che per questo detenuto, autore di tante aggressioni al personale di Spoleto, è stato chiesto da tempo, ma invano, l’allontanamento».
