Il Coc di Spoleto (foto U24)

di C.F.

Cranio umano rinvenuto a Spoleto, maxi battuta di ricerche e tempi lunghi per il confronto del Dna. Sono tornati tra i boschi gli uomini del commissariato per non lasciare nulla di intentato nel caso del rinvenimento dei resti umani tra i boschi, ma stavolta al loro fianco ci sono anche circa 45 volontari della Prociv con cui, complessivamente, dovrebbero venire formate otto squadre che passeranno al setaccio un raggio di 1,5 chilometri tra Icciano e Meggiano, zona in cui una ventina di giorni fa un cacciatore ha fatto il ritrovamento.

Maxi battuta di ricerche: video

Ricerche e confronto Dna Intanto al lavoro si sono messi ormai da alcuni giorni i consulenti nominati dalla procura della Repubblica di Spoleto, che coordina le delicate indagini. Il medico legale Fabio Suadoni e la biologa Eugenia Carnevali dopo i prelievi del Dna sono impegnati nei confronti del caso che però richiederanno almeno una ventina di giorni, ma da cui sarà possibile accertare se il cranio sia appartenuto a Nedina Stramaccia, la 93enne di cui si è persa ogni traccia nel giugno del 2010. Intanto si apprende che i resti umani rinvenuti non permettono di ipotizzare se siano appartenuti a un uomo o a una donna, così come risulta impossibile sbilanciarsi su un eventuale data di decesso anche indicativa.

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