L'ex presidente del Perugia Leonardo Covarelli

di Francesca Marruco

Un cavillo tecnico. E’ questo che, almeno per ora, ha salvato l’ex patron del Perugia Calcio Leonardo Covarelli, dal processo per bancarotta fraudolenta. A chiedere, ed ottenere che per Covarelli non ci fosse un pronunciamento immediato del gup Alberto Avenoso era stato il legale Gianni Spina, evidenziando che l’avviso di fissazione dell’udienza preliminare era stato originariamente notificato a Covarelli in un domicilio errato e che quindi per questo era nullo.
L’eccezione accolta dal giudice ha determinato così una nuova udienza preliminare che prenderò il via il 16 aprile prossimo dinanzi al giudice Carla Giangamboni.

Condanna e assoluzioni Per gli altri due indagati invece il gup ha emesso due sentenze diverse: Fabio Scarabattoli è stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione ( pena sospesa) per tre episodi di distrazione  di denaro ed è stato invece assolto per non aver commesso il fatto dall’accusa di truffa. Assolto perché il fatto non sussiste anche l’imprenditore pisano Andrea Bulgarella.

Accuse In particolare, il pm Petrazzini contesta a Scarabattoli – difeso dall’avvocato Francesco Falcinelli – tre episodi di bancarotta fraudolenta, per aver in concorso con Leonardo Covarelli, distratto 125 mila euro nel 2010 «senza giustificazione del Perugia Calcio», altre 111 mila nello stesso periodo e altre 30 mila nel 2009.

Distrazione di fondi Lunghissimo il capo d’imputazione in cui il pm Giuseppe Petrazzini contesta a Covarelli di aver portato il Perugia Calcio al crack finanziario del 2010, tra l’altro appropriandosi di ingenti somme di denaro. « Tra il 18 e il 19 giugno 2009 – recita l’accusa – si attribuiva un compenso lordo annuo pari a 394. 657, 00 quale amministratore unico, sproporzionato in ragione dei costanti pessimi risultati economici della società, mai produttrice di reddito». E ancora, avrebbe conferito «destinazione ignota» ad oltre 109 mila euro. Insomma la procura gli contesta di aver mandato fallito il grifo con oltre 20 milioni di euro. Si torna in aula ad aprile, ricominciando tutto dall’inizio.

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