Alfredo Cospito

di Enzo Beretta 

Alfredo Cospito intende presenziare all’udienza del 14 marzo davanti al tribunale del riesame di Perugia. Essendo detenuto al 41 bis l’anarchico si collegherà attraverso una videoconferenza dal carcere di Opera nel quale si trova. La decisione di Cospito, in sciopero della fame da oltre quattro mesi, è stata comunicata nei giorni scorsi. Potrebbe essere attivato un collegamento tramite Teams. In ogni modo l’udienza si terrà a porte chiuse e non verranno effettuate registrazioni. Trattandosi di un’udienza camerale, dunque non pubblica, l’accesso verrà consentito solo agli indagati e ai loro difensori. Se Cospito dovesse prendere la parola, cosa probabile, il contenuto delle sue dichiarazioni verrà sintetizzato nel verbale dell’udienza. 

Alfredo Cospito

L’udienza di Perugia Il Riesame, composto dai giudici Giuseppe Narducci, Lidia Brutti ed Emma Avella, dovrà nuovamente esaminare la richiesta di annullare le misure cautelari disposte dal gip su richiesta della locale Procura nei confronti di Cospito e di altre cinque persone indagate, a vario titolo, per istigazione a delinquere, anche aggravata dalle finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico in relazione ad alcuni articoli pubblicati sulla rivista Vetriolo. Il Riesame aveva accolto la richiesta di annullamento della misura cautelare ritenendo mancanti i gravi indizi di colpevolezza e gli scritti una libera manifestazione del pensiero che non aveva prodotto conseguenze. La pronuncia è stata impugnata dalla Procura di Perugia e la Cassazione ha accolto il ricorso. In particolare i magistrati hanno sostenuto che il Riesame non aveva tenuto conto di quelle parti degli scritti considerati istigatori. I giudici – gli stessi giudici – dovranno quindi ora nuovamente esaminare la richiesta di annullamento della misura cautelare alla luce del perimetro delineato dalla Cassazione.

Sit-in e manifestazioni di solidarietà Per quel giorno non si escludono, anzi sono altamente probabili, sit-in o manifestazioni di solidarietà davanti al Palazzo di via XIV Settembre per Cospito e contro il 41 bis. Potrebbero arrivare manifestanti da ogni parte d’Italia. «La speranza è che nasca una congiuntura di movimenti che trasformi lo squarcio aperto da Alfredo Cospito in un crepaccio nel cuore di questo sistema che ci vuole tutti capre indocilite. Sta a noi non esserlo», sono le parole pronunciate oggi a Torino da un manifestante a poche ore di distanza dalla manifestazione nazionale in solidarietà a Cospito in programma per domani pomeriggio nel capoluogo piemontese. «Il caso Cospito – ha aggiunto – è la punta dell’iceberg di un meccanismo repressivo che prima o poi colpirà chiunque dissente, fino a colpire tutti».  

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