di Francesca Marruco
Ha ucciso prima il figlio di 8 anni e poi la figlia 12enne, Mustapha Hajjaji. Lo ha confessato al gip durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto, sabato mattina, nell’ospedale di Perugia.
La confessione Hajjaji ha detto al gip che lo interrogava di essere uscito di casa con l’intento di uccidere i suoi figli. Da casa ha portato una corda e le lame di un taglierino e ha usato entrambi: in particolare la corda sulla figlia. Per primo ha detto di aver ucciso Ahmed, poi si è tagliato la sua gola e un polso e poi ha ucciso anche la figlia 12enne.
L’autopsia Non ha usato un coltello che tagliava benissimo per uccidere i suoi figli. Così ha spinto a fondo più volte per farli morire. Dissanguati con una tremenda ferita al collo. Sgozzati come capretti. Il terribile particolare emerge dall’autopsia svolta venerdì dai medici legali Sergio Scalise e Mauro Bacci.
La tragedia Ahmed e Jihane hanno una grande ferita al collo che però non sembrerebbe un taglio netto. Hanno anche delle piccole ecchimosi in varie parti del corpo che potrebbero essere compatibili con il loro disperato tentativo di sottrarsi alla furia omicida del padre. E avevano tanto sangue, sparso dappertutto. Chissà cosa devono aver pensato quei due poveri angeli quando hanno capito che il padre gli avrebbe fatto del male. Chissà cosa deve aver provato chi dei due, solo l’assassino potrà rivelarlo, ha visto morire l’altro.
LE SALME DEI PICCOLI : IL VIDEO
L’autopsia Dall’autopsia non è possibile stabilire chi dei due sia morto prima. Il lasso di tempo in cui è avvenuto tutto è troppo ristretto perché sia possibile estrapolarlo da elementi scientifici. Come per ora non è stato possibile per i medici legali stabilire se sui piccoli siano state usate due diverse lame. Secondo quanto emerso dalle indagini infatti Mustapha Hajjaji, si era portato delle lame del taglierino da casa. Anche da questo dipende la contestazione di omicidio premeditato che gli ha mosso la procura della repubblica di Perugia.
L’INTERA NOTTE DELLA TRAGEDIA. LA FOTOGALLERY
La convalida in ospedale Intanto Hajjaji è arrivato in ospedale a Perugia venerdì mattina, dopo essere stato trasferito da Città di Castello. E sarà nel nosocomio perugino che sabato mattina avverrà l’udienza di convalida dell’arresto dell’uomo che ha ammazzato i suoi due figli. L’uomo, assistito dall’avvocato Maddalena Uncino, comparirà davanti a gip e magistrati e forse racconterà la sua versione dei fatti. Spiegando finalmente perché ha deciso di uccidere i suoi due figli.
La celebrazione Adesso che i medici legali hanno proceduto all’autopsia, sarà il momento del dolore e della commozione. E stato il Comune di Umbertide ad annunciare una celebrazione commemorativa che si svolgerà all’ospedale di Perugia prima che i corpi vengano restituiti alla famiglia. Per quell’occasione il Comune metterà a disposizione dei compagni di scuola dei due bambini e dei loro genitori due autobus per arrivare a Perugia. Poi con ogni probabilità le salme dei due piccoli verranno rimpatriati in Marocco, come vuole la famiglia, e per questo, la celebrazione in ospedale potrebbe slittare di qualche giorno.
Assasio