di Francesca Marruco e Chiara Fabrizi
Lo aveva già denunciato almeno due volte per lesioni e minacce, e la questura di Perugia gli aveva revocato il porto d’armi e gli aveva sequestrato le pistole che aveva. Ma domenica sera, nel campeggio Spinnaker di Marina Palmense, Roberto Paglia una pistola tra le mani ce l’aveva. E l’ha usata per sparare cinque colpi di pistola alla moglie dopo un litigio a cui è seguito un inseguimento di pochi metri. La moglie, M.A. di 39 anni di nazionalità rumena è stata raggiunta da quattro colpi di pistola al torace e uno alla testa, ferendola gravemente. Le sue condizioni vengono giudicate particolarmente critiche dal personale medico dell’ospedale Torrette di Ancona dove è stata trasferita nella notte.
Sparita la pistola Molte le circostanze che sono chiamati a chiarire i carabinieri di Fermo guidati dal capitano Pasquale Zacheo a cui sono state affidate le indagini coordinate dal sostituto procuratore Nadia Caruso. A cominciare dall’arma del delitto che al momento non è stata ancora rinvenuta, nonostante le ricerche compiute dai militari nel campeggio in cui i due stavano trascorrendo le vacanze insieme al figlio di 13 anni e a un’altra coppia di amici, anche loro di Foligno. Gli inquirenti hanno trovato il caricatore, ma non la pistola che sembrerebbe sparita negli attimi concitati che hanno seguito la sparatoria.
Indagini Molti infatti gli ospiti della struttura ricettiva, tra cui gli amici che erano con la Paglia e la moglie, che sono usciti da roulotte e bungalow per fermare l’uomo e soccorrere la donna, riversa a terra in una pozza di sangue. Persone, queste, che saranno sentite a stretto giro dai militari, impegnati anche a chiarire le cause del litigio che ha preceduto il delitto. Sicuramente i rapporti decisamente non facili tra i due coniugi hanno influito sull’episodio.
Le denunce La donna infatti aveva già denunciato il marito almeno due volte: nel 2012, quando gli vennero sequestrate anche le armi, e anche quest’anno. I due, secondo quanto ricostruito dai carabinieri che stanno indagando, si stavano separando e non è chiaro perché si trovassero insieme nel camping in cui avevano preso in affitto un posto per tutta l’estate. Insieme a loro c’era anche il figlio di 14 anni che è già stato preevato da parenti e riportato in Umbria.