di Giorgia Olivieri e Elle Biscarini

Chi si dà appuntamento al bar per ricordare i tempi delle scuole medie e chi, trasferitosi in un’altra città, ci porta i propri figli per la prima e ultima volta: il viavai al bar pasticceria dell’Accademia a Perugia per l’ultima settimana della storica attività. Dietro al banco da 59 anni c’è Gualtiero Terradura, prima da dipendente e dal 1981 come proprietario, ma che ora passa il testimone a Giorgia Casciarri, già proprietaria del Turan Cafè e del Caffè Turreno, «mi mancheranno i vecchi clienti ma anche i tanti giovani».

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La storia «La clientela non se lo aspettava ma il tempo passa e gli anni ci sono», spiega il signor Gualtiero, che ha preso in gestione il locale nel 1981 dopo essere stato a lungo dipendente dei precedenti proprietari dell’attività, fondata nel 1950. Un locale, quindi, che ha accolto generazioni di clienti con i suoi amati prodotti a partire dal famoso «satellite, il profiterole, il semifreddo Fanny e i bomboloni e cornetti, amati dagli studenti che li acquistano alla notte tramite il laboratorio, tradizione continuerà che va conservata», ricorda Terradura. «I miei progetti dopo la chiusura sono di fare il pensionato e il nonno, verrò sicuramente in centro a rivedere i clienti e qui una volta ristrutturato», conclude il proprietario.

Novità e continuità Da parte della nuova proprietà arrivano alcune importanti garanzie per i clienti più affezionati, «lasceremo lo stesso nome vicino al nostro – dichiara Casciarri – e porteremo avanti la tradizione dei tanti prodotti, come il bombolone e il satellite, che hanno reso famosa e amata la pasticceria». La nuova apertura è prevista per il 2024 e il progetto è di trasformare il laboratorio di via dei Priori «nel punto di riferimento per il rifornimento dei nostri altri locali del centro», vale a dire il Turan Cafè e il Caffè Turreno. «Siamo grati ai vecchi gestori per averci dato l’opportunità di portare avanti la loro tradizione, tramandandoci la ricetta del satellite e tanti loro “segreti”», conclude Casciarri.

I saluti Nell’ultima settimana della storica gestione il locale dell’Accademia pullula di clienti, molti dei quali venuti proprio dopo aver scoperto della cessione. «Siamo cresciute in questo bar, alle medie tutti i giovedì era tappa fissa il bar dell’Accademia – racconta una gruppo di giovani ragazze – ancora oggi tornando a casa la sera il profumo di crema di rapisce. Oggi siamo qui per dire ciao all’Accademia, ma speriamo di continuare a sentirci a casa». «Alla nuova gestione direi solo di essere fedele a questo posto – dichiara un giovane cliente affezionato – rinnovare sì l’ambiente, ma Gualtiero e Francesco saranno insostituibili».

Ricordi di famiglia Un luogo ricco di ricordi, che uniscono generazioni di famiglie: «Venivo qui con mio padre quando ero piccolo, io ho 61 anni quindi parecchio tempo fa – ricorda un cliente – per noi perugini è un’istituzione, mi mancherà il satellite ma soprattutto Gualtiero». «I miei nonni abitavano sotto San Francesco al prato, venivamo qui a prendere le pastarelle della domenica – ricorda un’altra cliente – io avevo un amore sconfinato per il satellite mentre mia nonna per lo zuccotto. Oggi abbiamo portato la figlia della mia migliore amica a mangiare il suo primo e forse ultimo bignè al cioccolato dell’accademia, dato che non vive a Perugia».

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