di M. To.
C’è anche spazio per un momento tenero, nel pieno di una vertenza difficile e rabbiosa. Lo hanno regalato, sabato mattina, Stefano Rossi e Debora Corrias, che in quel Comune occupato e presidiato dai lavoratori delle acciaierie, si sono sposati.
L’operaio-sposo Stefano e Debora avevano deciso la data da tempo, ma il caso ha voluto che il loro matrimonio diventasse quasi un simbolo: lui, l’operaio delle acciaierie che si sposa in quel Comune ‘occupato’ da chi non sa quale destino lo attenda.
La speranza Stefano, lavora al laboratorio di analisi chimiche, un’attività strettamente connessa a quella di quell’area a caldo che è a forte rischio ridimensionamento: «Ma io voglio sperare che, come il mio matrimonio con Debora, anche le nostre acciaierie abbiano vita lunga e serena. Il momento è terribile – dice Stefano – ma non voglio perdere l’ottimismo».
Gli auguri L’assessore Emilio Giacchetti, emozionato come gli sposi, dopo averli uniti in matrimonio ha augurato loro «di poter ricevere presto quelle notizie positive che tutta la città chiede con forza», mentre un delegato delle Rsu di Ast, Claudio Bartolini, della Fim Cisl, ha portato loro gli auguri di tutti i lavoratori.
GUARDA L’INTERVENTO DI CLAUDIO BARTOLINI
Il futuro Stefano e Debora hanno già due bambini, idi sei e due anni «ed è proprio per loro – dice l’operaio – che io voglio essere fiducioso. Perché voglio, Bebora ed io vogliamo, costruire per loro un futuro e sappiamo che solo grazie al lavoro potremo farlo. Quel lavoro che oggi viene messo in discussione, ma che combatteremo per difendere».