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Lavori al campo container di Norcia (foto Fabrizi)

di Chiara Fabrizi

Scendono da quindici a dieci i container collettivi per Norcia dove entro Natale dovrebbero venire consegnati almeno tre villaggi. Il ridimensionamento rispetto all’ordine iniziale è emerso a seguito della girandola di incontri tra il sindaco Nicola Alemanno e i residenti, molti dei quali non hanno richiesto alloggio negli ostelli prefabbricati da 48 posti ciascuno. Parallelamente vanno avanti i cantieri per i due campi casette di San Pellegrino e via XX Settembre, dove hanno preso forma le prime quattro soluzione abitative d’emergenza (sae), e gli interventi di messa in sicurezza della zona rossa. Qui mercoledì mattina sono state installate le luminarie natalizie che si conta di riaprire per le festività. Intanto alle 14.40 la terra è tornata a tremare con una scossa di magnitudo 3.7 con epicentro a Pieve Torina (Macerata) nitidamente avvertita in tutta la Valnerina ma anche a Spoleto. Pochi minuti prima la Camera dei deputati con 441 voti a favore, nessun contrario e cinque astesione ha dato il via libera definitivo alla conversione in legge del decreto terremoto.

Container collettivi Per i container collettivi l’unico cantiere aperto resta quello dell’Esercito di via XX Settembre a due passi dalle macerie di Sant’Antonio e delle mura castellane dove ne verranno montati cinque come da programma: il primo è già stato allestito e sono iniziate le operazioni per il secondo, mentre gli uomini del Genio militare sono impegnati nell’ultimazione della terza piazzola. A cambiare è, invece, il piano per le frazioni di Popoli, Savelli, Ancarano, San Pellegrino e Frascaro dove erano previsti due ostelli prefabbricati per zona ridotti nelle ultime ore a uno per ciascuna comunità. Qui gli interventi di urbanizzazione non sono ancora iniziati col Comune che per ora non ha bandito la gara per l’affidamento dei lavori propedeutici all’installazione dei villaggi. Il ritardo sarebbe proprio legato alla definizione dell’effettivo fabbisogno di posti letto nelle frazioni che a questo punto difficilmente disporranno dei container collettivi entro Natale, termine entro il quale verosimilmente dovrebbero essere consegnati i primi tre di via XX Settembre.

Casette Contestualmente gli operai delle due ditte individuate con gara dalla Regione stanno ultimando la realizzazione delle 37 piazzole tra San Pellegrino e via XX Settembre destinate alle prime casette, quelle ordinate dopo il 24 agosto. In particolare sono state montate le prime quattro a ridosso delle mura castellane dove la consegna delle venti casette è già avvenuta e si sta progressivamente procedendo al montaggio. Diversa la situazione nella frazione dove sono quasi ultimate le piazzole e giovedì sono attesi i tir per scaricare le prime sae. Per entrambi i campi l’obiettivo dichiarato è arrivare alla consegna entro la fine di gennaio. Un passo più indietro il terzo campo casette di Norcia, che sorgerà nella zona industriale e ospiterà una sessantina di casette. Qui è in corso la progettazione affidata dalla Regione una decina di giorni fa a una ditta che dovrà consegnare la documentazione tecnica prima delle festività, dopodiché tra la fine e l’inizio dell’anno scatteranno i lavori.

Luminarie in corso Sertorio Vanno avanti anche gli interventi di messa in sicurezza di corso Sertorio e via Roma per centrare la riapertura graduale della zona rossa entro Natale. I vigili del fuoco, dopo aver salvato la torre civica del municipio di Norcia, stanno anche ultimando la gabbia di 15 metri che dovrà essere ancorata alla facciata della basilica di San Benedetto rimasta miracolosamente in piedi. Per la mastodontica opera provvisionale si stima ancora una settimana di lavoro, dopodiché potranno avviarsi le operazioni di recupero delle macerie fin qui troppo pericolose. Mercoledì mattina sono poi iniziati gli interventi di montaggio delle luminarie natalizie in corso Sertorio, la via principale che il sindaco Nicola Alemanno è intenzionato a riaprire parzialmente e insieme a via Roma «per dare – ha spiegato nel corso dell’ultimo consiglio comunale – un segno tangibile di speranza».

La Fiom a Campi di Norcia E mercoledì mattina il segretario generale delle Fiom di Terni, Claudio Cipolla, ha raggiunto Campi di Norcia per incontrare il presidente della proloco Roberto Sbriccoli, punto di riferimento della comunità, a cui sono stati consegnati i buoni acquisto che il sindacato dei metalmeccanici ternani ha voluto donare alla popolazione della piccola frazione di Norcia, devastata dal terremoto, con decine di famiglie sfollate che vivono nella struttura della pro loco, oppure in alloggi di fortuna come camper, roulotte o container. «È un piccolo gesto che, insieme al versamento che abbiamo effettuato sul conto corrente di Cgil, Cisl e Uil, indica però la nostra volontà, e quella di tutti i nostri iscritti, di non lasciare che i riflettori si spengano come purtroppo sta già accadendo. In particolare – ha aggiunto il segretario accompagnato dal direttivo – qui a Campi vivono le famiglie di diversi lavoratori ternani, iscritti e non, per questo sentiamo ancora di più il dovere di restare vicini a queste popolazioni e continueremo a farlo nei prossimi mesi in tutti modi possibili, in linea con i nostri valori e la nostra storia».

Errani con Gentiolini, M5s e Marini Nel pomeriggio il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, incontrerà il commissario alla ricostruzione Vasco Errani e il capo della protezione civile Fabrizio Curcio per fare il punto sull’emergenza terremoto. Giovedì pomeriggio Errani è atteso anche a Perugia per una riunione con la presidente  e vicecommissario Catiuscia Marini. Tra i punti all’ordine del giorno figura la nuova procedura per il censimento dei danni, la ricognizione del fabbisogno delle sae, soluzioni abitative per l’emergenza, ed i provvedimenti per la messa in sicurezza degli abitati. Nel pomeriggio di mercoledì, invece, il commissario Errani ha incontrato una delegazione di parlamentari M5s, tra cui il senatore spoletino Stefano Lucidi: «Il primo punto fondamentale sul quale abbiamo insistito – spiega – è quello relativo alla necessità di una visione nuova di ricostruzione perché il mantra del dov’era e com’era deve ovviamente passare per una corretta analisi dei territori e delle tecniche costruttive. Il commissario ci ha confermato per questo che uno dei punti di partenza sarà quindi la microzonazione sismica unita all’aggiornamento e adeguamento delle normative e linee guida per le costruzioni anti-sismiche. Altro punto affrontato – va avanti Lucidi – è stato l’aggiornamento delle norme sismiche che Errani ci ha confermato in dirittura d’arrivo, quindi ci aspettiamo una ricostruzione tecnicamente più avanzata. Terzo punto da segnalare l’imminente uscita di una nuova ordinanza commissariale che intende migliorare la gestione delle schede Fast e Aedes prevedendo una maggiore responsabilizzazione dei tecnici preposti, un allargamento della platea di soggetti abilitati e nuova valutazione sui compensi dei professionisti». Poi le proposte: «Abbiamo suggerito alcune misure per favorire il rilancio del comparto turistico in quelle aree del Centro Italia: ci riferiamo ai i 3 milioni di euro stanziati nella legge di stabilità 2015 per i cammini storici e il Piano straordinario per la mobilità turistica mai adottato, sopratutto rispetto allo spopolamento dei territori colpiti».

 

Calendario di Norcia Norcia, la mia terra… il mio paese… oggi è il titolo del calendario 2017 realizzato da Rino Polito, artista nursino che da oltre quaranta anni dipinge gli scorci di Norcia e della Valnerina, fissando, nei suoi acquarelli, le più belle immagini di paesaggi, monumenti e curiosità. «Questa edizione del calendario però – ha affermato Polito – è ovviamente dedicata a Norcia che ho voluto raffigurare come era prima e dopo il terremoto che l’ha distrutta». Rino Polito dopo il sisma del 30 ottobre, si è dovuto traferire a Perugia visto che la sua casa è situata nel centro storico di Norcia ed è inabitabile. Nelle pagine che scandiscono l’anno 2017 vengono messi insieme gli acquarelli dei principali monumenti di Norcia con le foto realizzate, nella stessa inquadratura, dopo il terremoto. «È un lavoro molto bello e significativo – ha commentato la presidente Marini, alla quale il pittore della Valnerina ha voluto presentare e regalare la prima copia del calendario – ci ricorda le bellezze di quel territorio ma ci fa anche capire con immediatezza quello che è successo con il terremoto e dunque ci sprona ogni giorno a lavorare per la ricostruzione di quei territori per riportarli il più presto possibile fruibili da tutti».

Le critiche di Rifondazione A intervenire anche il segretario regionale di Rifondazione comunista, Enrico Flamini: «La maglia di Amatrice che Renzi ha consegnato a Gentiloni vorrebbe simboleggiare l’impegno del governo sull’emergenza terremoto, rivela invece altre intenzioni. Il governo ha scelto infatti un modello d’intervento volto ad escludere nelle decisioni le comunità, le istituzioni locali, le assemblee e tutte le articolazioni territoriali che invece giocarono un ruolo centrale nel 1997, modello ancora oggi virtuoso. Strada ben diversa da quella perseguita oggi con tendopoli, contributi per un’autonoma sistemazione e alloggi in container. Completamente persa di vista la necessità della popolazione di rimanere sul territorio per motivi di lavoro mentre manca una classificazione delle priorità e si assiste a ritardi gravissimi nel censimento dei danni. E’ del tutto evidente che la Regione ha rinunciato a giocare un ruolo positivo e autonomo, in verità tutte le forze politiche stanno accettando questa situazione ma serve uno scatto d’iniziativa politica e mobilitazione sociale capace di riappropriarsi delle decisioni, anzi capace di dare alle reti di intervento fatte di amministratori locali, di volontariato, di comitati dei terremotati, un ruolo importante e decisivo. A tal fine ci mettiamo a disposizione delle comunità per realizzare un appuntamento nazionale nei territori del sisma, capace di coinvolgere le reti di partecipazione e le istituzioni locali».

@chilodice

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