Cucinelli con Renzi alla Leopolda

di Ivano Porfiri

«Angeli delle pietre» che aiutino Norcia e gli altri borghi distrutti dal sisma a rinascere. Chiama così Brunello Cucinelli, parlando alla platea fiorentina della Leopolda (il giorno dopo il ricordo dei 50 anni dell’alluvione e degli «angeli del fango»), i giovani volontari che potrebbero essere protagonisti della ricostruzione. Quello del re del cashmere è solo l’ultimo dei momenti che la kermesse voluta e creata da Matteo Renzi ha dedicato al sisma che ha colpito il Centro Italia.

Leopolda per i terremotati Nella serata di apertura della Leopolda, un lungo applauso aveva accolto le popolazioni terremotate. Tra gli intervento dal palco, quello della presidente dell’Umbria Catiuscia Marini: «Dobbiamo credere nella scommessa del governo – ha detto parlando di Casa Italia – con cui per la prima volta ci occupiamo anche della difesa e della prevenzione. Ora non dobbiamo solo ricostruire. Certo, dobbiamo dare alla nostra gente certezze che torneranno nelle loro case e ricostruire i monumenti. Ma bisogna anche fare prevenzione. Per la prima volta non ci occupiamo solo dell’emergenza ma anche della difesa, abbiamo competenze scientifiche e tecnologiche per farlo».

Cucinelli con Renzi L’intervento più atteso, però, era quello di apertura del secondo giorno. Lì l’imprenditore Brunello Cucinelli aveva annunciato che avrebbe parlato del suo progetto di ricostruzione della Cattedrale di San Benedetto. Il patron della casa di moda, in realtà, non è sceso nei dettagli, ma ha lanciato alcuni spunti di cui si parlerà molto. Renzi, presentandolo, ha ribadito come «ricostruire Norcia vuol dire ricostruire l’Europa, Norcia a livello simbolico è la capitale d’Europa».

Cucinelli, Norcia e i monaci Cucinelli si è detto molto emozionato e ha iniziato raccontando il suo rapporto speciale con Norcia e i monaci benedettini. «È un luogo di qualità spirituale con produzioni speciali – ha sottolineato -. San Benedetto è stato il mio grande maestro, con le sue esortazioni all’abate di essere ‘rigoroso e dolce’, di ‘curare la mente con lo studio e l’anima con il lavoro’, con l’invito a curare i deboli i malati, i poveri e gli stranieri». «Cosa era fino alla scorsa settimana Norcia – si è chiesto l’imprenditore -? Un luogo spirituale dove curare il mal dell’anima. Conosco padre Cassian dal 2001. Qualche anno fa scherzavo con i monaci: se voi pregate e la quotazione in Borsa va bene io restaurerò il monastero. È andata bene, vado là la mattina e iniziamo: biblioteca, birrificio, 27 celle».

Il terremoto Poi qualche giorno fa il terremoto. «Telefono a padre Cassian e lui e mi dice di andare – racconta Cucinelli -. Mi si avvicina col sorriso e mi chiede come sta mia moglie, io chiedo come stanno loro e mi risponde: noi stiamo piangendo sulla nostra città. Mi dice: mi potresti mandare un trattorino per domattina? Questo è lo spirito benedettino, ricominciare sempre». Il mattino successivo squilla di nuovo il cellulare di Cucinelli. «Era Matteo, il mio stimato presidente, e mi chiede cosa pensassi della situazione. Gli dico: molti danni ma per fortuna non abbiamo perdite umane, lui (che conosco da quando aveva 29 anni) mi dice: vogliamo ricostruire la città velocemente».

Angeli delle pietre Cucinelli rimarca come «la città ha resistito, le case sono rovinate ma tutte in piedi, le chiese no. Io ho detto: il monastero vorrei ricostruirlo subito perché i monaci tornino in città. Padre Cassian mi ha chiesto una piccola cappella di legno da mettere in piazza e sarà fatta. Matteo mi ha assicurato che appena verrà tolta la zona rossa dobbiamo portare tante gru per ricostruire perché i cittadini non perdano la speranza e la fede. Io – ha aggiunto Cucinelli – ho 63 anni e, rivedendo gli angeli del fango ieri, mi dico: perché noi non facciamo gli ‘angeli della pietra’? Immaginiamo che a primavera vengano ragazzi di tutto il mondo, noi gli insegniamo e loro ci aiutino a ricostruire le case».

Case e chiese Prima le case, dunque, «poi – dice Cucinelli – ricostruiremo le chiese. Sarà abbastanza facile perché non servirà troppo tempo con la Soprintendenza. Abbiamo avuto telefonate da tutto il mondo di aziende che vogliono adottare un monumento della nostra città». Renzi ha accolto con favore le proposte di Cucinelli. «Le tue parole – ha affermato – risuoneranno: sarà bello accogliere gli angeli delle pietre e le aziende internazionali».

Leonelli Presente anche il segretario del Pd umbro, Giacomo Leonelli. Questa la sua dichiarazione: «Anche quest’anno, una nutrita rappresentanza della nostra regione ha voluto essere presente alla Leopolda, per testimoniare la sua convinta adesione ad un progetto di grande rinnovamento partito sette anni fa, proprio da qui. Rispetto agli anni passati, si è purtroppo aggiunto un argomento di cui avremmo fatto con piacere a meno,  quello dei recenti terremoti che hanno sconvolto la vita anche di tanti umbri, ma ci ha dato un grande conforto toccare con mano la solidarietà e la voglia di dare una mano in modo concreto da parte di tutti i presenti. Tale solidarietà e la volontà di voler imprimere al Paese, in tutti i suoi livelli istituzionali e amministrativi, quel cambio di passo che da sempre riteniamo necessario, ci ha dato tanto entusiasmo. Il Partito Democratico dell’Umbria esce da questa Leopolda rafforzato nel suo impegno per il rinnovamento del modo di fare politica, a livello locale e nazionale, e rispetto alla  campagna che ci porterà al referendum del prossimo 4 dicembre».

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