L’Unione sindacale di base attacca il Comune di Terni sulla riorganizzazione del personale. I rappresentanti dei lavoratori infatti se la prendono con l’amministrazione comunale per il mancato aggiornamento della pianta organica di Palazzo Spada, ora che è arrivata l’ultima sentenza della corte costituzionale relativa agli enti dei cosiddetti cattivi pagatori, secondo la quale anche questi enti, tra cui rientra anche il Comune di Terni, possono assumere nuovo personale. E sul caso interviene anche Angelica Trenta, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, che attacca l’amministrazione, dopo che del caso nelle scorse settimane si era occupata anche Rinascita socialista sempre per sollecitare il Comune su questo fronte.

I sindacati La corte costituzionale, con la sentenza 272 del primo dicembre 2015, ha infatti ritenuto lesivo degli enti la legge del 2014 che non permetteva il reclutamento di personale da parte di quei comuni che fossero risultati ‘cattivi pagatori’. «Cade a questo punto – scrivono dalla Usb del Lavoro pubblico – il vincolo per le assunzioni che aveva impedito al Comune di Terni di procedere a tutte quelle assunzioni necessarie per mantenere il livello dei servizi resi ai cittadini. Chiediamo a questa amministrazione di attivarsi quanto prima, per trasformare nei fatti tutte quelle buone intenzioni in passato dichiarate, ma rese vane da una legge ad oggi certificata come incostituzionale”.

I fronti aperti Sono diversi i fronti su cui i rappresentanti del sindacati chiedono quanto prima l’intervento del Comune per le nuove assunzioni. «La polizia municipale, i servizi educativi, i servizi sociali aspettano un segnale per continuare ad erogare servizi efficienti, all’altezza anche del mutato contesto sociale, senza doversi inventare ogni giorno un’organizzazione di emergenza».

I Cinque Stelle «Oltre il danno – scrive la Trenta in una nota – la beffa: non solo il Comune di Terni vessa i propri concittadini non pagando i fornitori in tempo utile ma, proprio ‘grazie’ a ciò, aveva trovato buona motivazione per non assumere neppure personale. Il Movimento 5 stelle ha da tempo depositato un’interrogazione rivolta alla giunta per porre domande, in particolari modo, sul futuro dei servizi educativi, facendo proprie le preoccupazioni di genitori, insegnanti e lavoratori di questo ambito sempre più decisi a fare di tutto per fermare questo tracollo».