di Francesca Torricelli
«Quel locale aveva una clientela da centro sociale» o addirittura: «Finalmente sarà un lussuoso ed esclusivo ristornate». Questi e molti altri sono i commenti sul Fat, il bar-ristoro all’interno del Caos. Linda Di Pietro, direttore artistico di Indisciplinarte, ad Umbria24, chiarisce.
La gestione «Succede questo», spiega Linda Di Pietro, «dal 31 ottobre noi come Indisciplinarte, siamo rientrati nella gestione del locale con un nuovo appalto per altri 5 anni». Nel precedente appalto «collaboravamo con la società Naturalmente, alla quale avevamo lasciato la completa gestione del Fat».
Nuovo percorso I ragazzi di Naturalmente, dice ancora il direttore artistico, «sono stati scelti da noi e tutti i progetti che hanno portato avanti fino ad ora li abbiamo sempre sostenuti. Da quest’estate, noi come Indisciplinarte, stiamo ragionando su un nuovo percorso da intraprendere e per fare questo abbiamo chiesto ai ragazzi di continuare a gestire il locale, ma come nostri dipendenti». Su questo si sta ancora ragionando «perché c’è chi è stato subito d’accordo e chi, invece, ha preferito portare avanti dei propri progetti».
La sera La vera novità è che «noi come Indisciplinarte, nei prossimi 5 anni, vorremmo incidere un po’ di più nella gestione» sottolinea Linda Di Pietro. «Mi spiego meglio. Molti abitanti della zona si sono spesso lamentati della musica. Bene, noi non vogliamo assolutamente andare a togliere quegli eventi che i ragazzi di Naturalmente hanno sempre organizzato al meglio con molta professionalità, ma vorremo fare tutto senza disturbare più nessuno». L’idea sarebbe quella di «aprire lo studio 1 del Caos e fare musica lì dentro e allo stesso tempo tenere aperto il bar, collegandoli. Per portare, così, la gente in entrambi i locali».
La mattina Per quel che riguarda la notte e la musica «il lavoro da fare sarà minimo – aggiunge – perché lasceremo una certa continuità con tutto quello che è stato fatto fino ad ora, il tema su cui stiamo ragionando di più, che è poi il motivo che ci ha spinti ad intervenire, è l’apertura di mattina. Sarà proprio il primo obiettivo del prossimo quinquennio».
Lo scopo Il locale si trova in una piazza in cui «ogni giorno vengono bambini, ragazzi, famiglie e persone anziane, ma che negli anni hanno ‘sofferto’ del fatto che durante la mattina e all’ora di pranzo il bar non fosse aperto», dice. Lo scopo sarà «portare a termine il nostro obiettivo per rispondere anche alle esigenze di un’utenza diversa, mantenendo ovviamente quella di prima. Il tentativo che vorremmo fare sarà, appunto, allargare e non restringere il bacino d’utenza».
La riqualificazione Nel mese di novembre il locale resterà chiuso «perché il primo step è quello di ripulire e riqualificare gli ambienti, perché negli anni, come tutte le altre cose ovviamente, si è deteriorato». Quello che «ci ha spinto alla riqualificazione – conclude Linda Di Pietro – non è sicuramente per farci un ristorante di lusso, come si sente dire in giro, bensì per farci un posto aperto dalla mattina presto alla sera tardi, con la stessa impostazione informale di sempre».