di Massimo Colonna
Quattro esponenti della maggioranza che votano l’atto presentato del Movimento 5 Stelle. Con Sinistra per Terni che critica il metodo utilizzato sul caso mense dagli esponenti della giunta parlando di «prove tecniche di sinistra italiana, con assessori nominati che decidono unilateralmente e poi passano tutto al consiglio comunale senza essere tra l’altro presenti al momento della discussione». Dunque il caso mense si trasforma in una grana forse peggiore del previsto per la maggioranza del sindaco Leopoldo Di Girolamo, che intanto in una nota difende l’operato del consiglio comunale indicando i tempi: «Il contratto attuale scade il 15 dicembre 2016 e c’è tutto il tempo per discutere».
Genitori infuriati in consiglio: video
Le votazioni Durante il consiglio erano presenti anche i rappresentanti del comitato dei genitori che segue l’evolversi della vicenda sulle mense scolastiche delle scuole d’infanzia. A scatenare le maggiori polemiche è stato in particolare l’atto presentato dal Movimento Cinque Stelle, fatto proprio dai grillini su indicazione proprio del comitato. Atto sottoscritto anche dai consiglieri di maggioranza Orsini del Partito democratico e Chiappini di Città aperta, poi, sul fronte opposizione, da Melasecche della lista civica I Love Terni, da Crescimbeni del Gruppo misto e da Cecconi di Fratelli d’Italia. L’atto però è stato bocciato: tra i 13 voti a favore spuntano però anche quello di Ricci di Sinistra per Terni, Orsini, Chiappini e anche Bencivenga, di Progetto Terni. Tutti esponenti della maggioranza.
Il sindaco Sul caso interviene anche il sindaco che in una nota difende l’operato della sua giunta e detta i tempi: «La giunta e la maggioranza non hanno ancora assunto alcuna decisione. La scadenza dell’attuale contratto di servizio avverrà solo il 15 dicembre 2016 e quindi c’è tutto il tempo necessario per valutare, discutere e scegliere le modalità migliori per garantire, anche in futuro, la qualità del servizio, la sicurezza alimentare ed il quadro di sostenibilità economico-finanziario. Gli atti approvati in consiglio garantiscono un percorso partecipato, aperto quindi non solo alle rappresentanze istituzionali ma a tutti i portatori di interessi, in primo luogo le famiglie degli alunni. L’impegno che mi assumo è che tutto venga deciso nel rispetto della massima trasparenza e condivisione».
L’attacco di Sinistra per Terni Ma intanto ad aprire una spaccatura proprio nella maggioranza è Silvano Ricci, consigliere di Sinistra per Terni. «La discussione andata in scena ieri durante il consiglio comunale mette in evidenza ancora una volta un comportamento discutibile da parte della maggioranza, che lascia prefigurare l’attuazione anche a Terni del ‘modello di sinistra italiana’. Assessori nominati e non votati che prendono decisioni in maniera unilaterale e che poi pretendono che tali decisioni siano votate dal consiglio. Peraltro senza nemmeno essere presenti in aula al momento della discussione. Personalmente ho votato l’atto di indirizzo del Movimento 5 Stelle per il merito della questione, perchè credo che serva più collegialità per la programmazione di un atto così importante per il futuro dei bambini e dei lavoratori».
I grillini su Forza Italia Intanto il Movimento Cinque Stelle attacca Forza Italia: «Sull’atto del comitato dei genitori, respinto, si è consumato il paradosso politico – scrivono i grillini – che ha visto: 13 voti favorevoli, 13 voti contrari e 2 astensioni quelle dei consiglieri di Forza Italia, Brizi e Fatale. In tal modo Forza Italia ha mantenuto in vita il sindaco salvandolo da una sostanziale sfiducia espressa dal consiglio e contribuendo a sancire lo smantellamento graduale delle cucine in loco, voluto dall’amministrazione».
Anche la Lega attacca L’astensione di Forza Italia attira anche le ire della Lega Nord, che prende posizione tramite una nota del consigliere regionale Emanuele Fiorini: «Troviamo ingiustificato il comportamento da parte del Partito Democratico che ancora una volta dimostra di non voler ascoltare la voce dei cittadini, al solo scopo di bandire gare pubbliche che andrebbero a favorire i soliti amici. Inoltre, troviamo irresponsabile l’atteggiamento dei consiglieri comunali di Forza Italia che hanno, di fatto, agito da stampella al sindaco Di Girolamo. Basta con la finta opposizione. Sia chiaro a tutti che la questione non finisce qui».
Twitter @tulhaidetto