Bambini (foto archivio Fabrizi)

Salutano con soddisfazione il via libera della giunta comunale ai lavori di adeguamento sismico ma stigmatizzano i tempi di trasferimento all’Ipsia programmato per il 19 aprile, il comitato dei genitori della scuola Carducci intervenuti con una nota stampa anche per evidenziare le criticità legate al trasporto degli studenti che il Comune di Terni finanzierebbe seppur non per tutti.

Scuola Carducci all’Ipsia ma non prima del 19/4 In particolare le mamme e ai papà scrivono: «Ci siamo attivati fin da novembre per il trasferimento della scuola da un edificio con vulnerabilità certificata a zero, mostrandoci sempre più che disponibili ad accettare un trasferimento d’emergenza riducendo al minimo gli interventi di adeguamento dei locali che dovrebbero accogliere gli alunni. I lavori assolutamente necessari, da quel che sappiamo, sono di entità limitata e per questo escludiamo che i due mesi che l’amministrazione si è concessa servano per questo adeguamento».

Aiuto al Comune per i bus, ma oltre 60 restano fuori Poi la questione trasporto: «Durante il consiglio d’istituto del 10 febbraio scorso l’assessore Tiziana De Angelis ci ha spiegato che il Comune di Terni sarà in grado di fornire dal 19 aprile fino alla fine dell’anno scolastico tre pullman, per un totale di circa 150 posti disponibili, a fronte dei quasi 215 bambini che ne usufruirebbero. L’assessore ha precisato che l’ente per ora potrà stanziare solo 10 mila euro per trasportare i bambini coprendo in parte, quindi, la spesa totale, a cui dovranno partecipare, per una cifra che si aggirerà intorno ai 10 euro mensili le 150 famiglie che potranno avvalersi dei bus, mentre circa 65 famiglie dovranno fare un passo indietro. Convinti che l’obiettivo sia spostare il più rapidamente possibile i nostri figli da quella scuola, siamo disposti a fare questo passo indietro e ad assumerci l’onere di trasportare autonomamente e fino a giugno i nostri bambini nella nuova sede».

Le domande dei genitori Quindi i dubbi dei genitori dei bimbi della scuola Carducci, tutte rivolte naturalmente alla giunta di Terni: «Appurato che la motivazione del trasferimento anticipato è esclusivamente la sicurezza degli alunni, perché siamo costretti ad attendere due mesi prima che i bambini vengano spostati? Realmente un Comune di più di 100 mila abitanti non è in grado di poter mettere a disposizione sin da ora i mezzi per il trasporto degli alunni, tanto più che questi verranno pagati in parte dalle famiglie?Infine ci chiediamo, consapevoli dell’imponderabilità dei terremoti, quali garanzie possa dare l’amministrazione comunale, da qui al 19 aprile, di fronte alla sua incapacità di gestire con tempestività una situazione così gravosa?».