Il manifesto del festival 2013

di Francesca Mancosu

«We gave a party for the gods and the gods all came». Trae spunto da un poema di John Giorno, uno dei massimi esponenti della beat generation americana, la filosofia che si cela dietro la nuova edizione del Festival internazionale della creazione contemporanea, in scena a Terni dal 19 al 29 settembre. La rassegna di teatro, giunta al suo ottavo anno di programmazione, si terrà negli spazi del Caos – Centro arti opificio Siri e in altre location della città.

Spettatori attivi A chiarire il senso del claim dell’edizione 2013, ci pensa Linda Di Pietro, presidente di Indisciplinarte. «Faremo una ‘festa per gli dei’: cercheremo cioè di non proporre solo delle semplici ‘messe in scena’, ma di stimolare una riflessione, una discussione, di ‘segnare’ gli spettatori. Resta da vedere se gli dei verranno o no». Ma la frase di Giorno sarà anche uno dei temi attorno a cui verteranno i lavori presentati dagli artisti che si esibiranno al festival. Come la Kinkaleri, compagnia di danza contemporanea divenuta un cult negli anni Novanta, celebre per le sue piéce su temi politici, la relazione fra corpo, scena e parola, che metterà in scena una serie di brevi poesie dal forte impatto politico.

Fra politica e spazio pubblico Una delle assi portanti dell’edizione 2013 sarà l’intreccio fra politica e lo spazio pubblico, l’importanza della dimensione comunitaria nelle città. «A rappresentare questo tema – racconta la Di Pietro – sarà innanzitutto lo spettacolo ‘Agorafobia’, prodotto in collaborazione con l’Ambasciata d’Olanda e in programma in due piazze del centro, che ruoterà attorno ad un’homeless interpretato da Daria Deflorian, premio Ubu come migliore attrice per  ‘Reality’ (proposto nella stagione del teatro Secci la scorsa primavera; ndr)». Poi ci sarà anche un progetto sui ‘political comics’ realizzato dal disegnatore e artista visivo Gianluca Costantini – curatore di Komikazen, festival internazionale del fumetto di realtà -, «in cui troveranno posto anche delle illustrazioni legate al ferimento del sindaco Di Girolamo durante la manifestazione dell’Ast».

Pop e avanguardia Il cartellone proporrà il consueto mix fra proposte più ‘popolari’ e nomi della scena di ricerca, proposte radicali che sicuramente faranno discutere. Con dei graditi ritorni: i Tony Clifton Circus, duo romano di clown decisamente sui generis, e i Motus, già in scena al Secci lo scorzo marzo con ‘Alexis. Una tragedia greca’. «L’idea – continua la presidente Indisciplinarte – è quella di creare un ponte fra la stagione teatrale vera e propria, nella sua parte ‘off’, e il festival, una sorta di porta di passaggio fra differenti tipologie di spettatori, dagli abbonati più fedeli al pubblico ‘indie’». Importanti le collaborazioni con varie realtà culturali internazionali, nell’ambito di Finestate Festival, una rete che unisce 6 festival di arti performative con una comune sensibilità verso le arti contemporanee: B.motion/operaestate Bassano, Castel dei mondi Andria, Short theatre, Terni festival, Contemporanea festival Prato, Approdi Cagliari. Poi si rinnoverà il rapporto con la Biennale dei giovani artisti del Mediterraneo, curatrice di un percorso installativo per le strade di Terni, e con l’Institut français e Nuovi mecenati nell’ambito del progetto France dance/transarte, che vedrà sul palco Julie Nioche, una coreografa nata come osteopata protagonista di un lavoro sul corpo e il sistema solare.

La collaborazione con Ternion Ma il festival coinvolgerà anche associazioni e realtà locali, e si intersecherà con Ternion, la ‘notte bianca’ in programma dal 20 al 22 settembre «Il 21 e il 22 proporremo uno speciale appuntamento al Circolo del Drago – conclude la Di Pietro -, un’opportunità per far riscoprire alla città un luogo che molti credono aperto solo in occasione di feste private. Lo faremo in un’ottica di reinterpretazione dello spazio, grazie ad un itinerario performativo condotto dalla regista e attrice Caterina Poggesi, con il coinvolgimento di 40 abitanti del territorio, come già accaduto lo scorso anno con lo spettacolo ‘Atlas’».