Proroga dei contratti dei precari fino a giugno, in attesa di capire qual è la versione definitiva della legge di stabilità. È questa «l’impegno» che palazzo dei Priori si è preso su una delle questioni più spinose di questo fine 2015, quella connessa al mancato rispetto dei tempi di pagamento ai fornitori, portati dal governo da 90 a 60 giorni: per i Comuni che non li rispettano, non c’è la possibilità di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, «compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto». Della questione si è parlato lunedì durante la seduta della commissione Controllo e garanzia, la cui attivazione sul caso dei precari e sulle anticipazioni di cassa (46 milioni per il 2016) è stata chiesta da Pd e Psi.
In cerca di soluzioni «Uffici e giunta – ha spiegato il segretario generale dell’ente Di Massa, chiamato in audizione insieme alla dirigente Panichi – stanno ragionando con attenzione sulla situazione, onde trovare a breve soluzioni risolutive». «Sono in corso di approvazione delle soluzioni – gli ha fatto eco Panichi – soprattutto per ciò che concerne la fornitura dei servizi essenziali, in primis settore educativo. Tutto questo in attesa di verificare quale sarà la versione definitiva della legge di stabilità, visto che Anci ha proposto uno specifico emendamento finalizzato a procrastinare l’entrata in vigore del termine di pagamento ridotto. Comunque l’impegno dell’Ente è quello di “traghettare” tutti i contratti fino alla fine del prossimo mese di giugno».
L’audizione Secondo quanto riferito lunedì, relativamente ai servizi educativi le assenze lunghe e i posti vacanti verranno coperti con incarichi dal 7 gennaio al 31 giugno 2016 attingendo alle graduatorie esistenti. Inoltre verrà individuato un pool di persone per coprire le contingenze settimanali e verrà prorogata la convenzione sui contratti di somministrazione. Quanto alle segreterie dei gruppi politici, anche in questo caso si va verso una proroga fino a giugno dei contratti in scadenza a dicembre. Nessun problema, dato che non rientrano nei limiti stabiliti dalla legge, dovrebbe esserci per le assunzioni collegate a progetti finanziati da altri enti, come i servizi di statistica. Grazie all’esternalizzazione della mensa di Castel del Piano poi ci sarà il personale, ha assicurato la dirigente, anche per garantire le altre strutture. Da ultimo ci sono le assunzioni a tempo indeterminato, che nel 2016 si riducono ad alcuni vigili grazie alla mobilità connessa alla riforma delle Province e a un centralinista ipovedente.
Situazione complessa Di Massa invece ha ricordato che la riduzione dei termini da parte del governo determina una situazione complessa, aggravata dal fatto che la disponibilità di cassa del Comune è scarsa, «tenuto conto delle note criticità legate all’anticipazione. Ciò impedisce, di fatto, di accorciare i termini di pagamento, in considerazione della scarsa disponibilità di risorse di cassa». Tutto ciò mentre «lo Stato ha notevolmente rallentato i pagamenti in favore del Comune, specie nell’ambito delle spese di giustizia, dove abbiamo residui per 7 milioni di euro». La questione dei tempi di pagamento riguarda il futuro di decine di persone: per 27 istruttori del servizio socioeducativo i contratti scadranno il 22 dicembre, 10 bidelli-cuochi a settimana vengono reperiti grazie ad agenzie interinali, altri 15 sono lavoratori interinali, 10 sono collaboratori dei gruppi, 4 lavorano al progetto Home care premium mentre 40 collaborazioni sono state attivate nel 2015 per le rilevazioni e le indagini statistiche. Al termine della seduta la commissione ha rinviato la discussione alla prossima seduta per sentire l’assessore competente.