Gli uffici della Regione al Broletto (foto ©Fabrizio Troccoli)

di Daniele Bovi

Entrerà in carica il primo marzo il quinto “super direttore” che dovrà occuparsi della messa a terra di tutti i progetti connessi al Pnrr e non solo. Annunciato a fine 2022, è stato pubblicato infatti martedì dalla Regione il bando per individuare la nuova figura. Le candidature andranno presentate entro dieci giorni e lo stipendio sarà quello degli altri apicali: 130 mila euro lordi all’anno più una quota variabile fino a un massimo del 20 per cento.

PARTECIPATE, IN REGIONE RIPARTE IL VALZER DELLE NOMINE

Pnrr e non solo La scelta di dotare Palazzo Donini di un nuovo “super direttore” è stata fatta per diversi motivi. In primis per le complessità connesse alla gestione dell’enorme mole di risorse messe a disposizione dal Pnrr (1,8 miliardi di euro) e dalla nuova fase di programmazione di Fondi UE, che coincide anche con la chiusura di quella precedente. Risorse che, nel caso del Pnrr, vanno anche spese in tempi molto brevi.

ADISU, REGIONE PUNTA A CAMBIARE VERTICI E FUNZIONI

Le novità Quadro che ha portato la giunta a ridisegnare anche i perimetri delle cinque Direzioni. Il nuovo apicale infatti si occuperà di «Coordinamento Pnrr, Risorse umane, Patrimonio, Riqualificazione urbana», mentre quella guidata da Luigi Rossetti di Programmazione, Bilancio, Cultura e Turismo; nessuna novità invece per Salute e welfare (Massimo D’Angelo) e per Governo del territorio, Ambiente, Protezione civile (Stefano Nodessi Proietti). Questi cambiamenti si riflettono anche sul livello inferiore, con alcuni Servizi come quelli che si occupano di cultura e sport che faranno capo a quello relativo alla riqualificazione urbana. Un nuovo assetto che entrerà in vigore il primo marzo.

ECCO LE NUOVE REGOLE PER LA NOMINA DEI PRIMARI

La nomina Tornando alle Direzioni, Rossetti ha guidato ad interim anche quella che si occupa di Sviluppo economico, Agricoltura, Lavoro, Istruzione e Agenda digitale, per la quale proprio nelle scorse ore è stato scelto il nome: la figura è quella di Michele Michelini, dirigente della Provincia autonoma di Trento classe 1968 con incarico di research and development manager e attualmente distaccato presso la Fondazione Bruno Kessler. Laureato in Economia e commercio «ha ricoperto numerosi incarichi – sottolinea la Regione – di dirigente nella Pa con particolare focalizzazione sulle tematiche europee». In tutto i candidati erano undici: Franco Garofalo (dipendente della Regione), Andrea Zaccone (Comune di Terni), Ercole Di Girolamo (Ast Terni), Fabio De Luigi (Regione Emilia Romagna), Carlo Cipiciani (Regione Umbria), Luca Federici (Ater), Silvano Bertini (Regione Marche), Giuseppe Merli (Regione Umbria) e Piero Frasconi (Regione Umbria).

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