di Daniele Bovi
Un quinto “super direttore” per la messa a terra dei molti progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. È questo uno degli annunci più importanti fatti dalla presidente della Regione Donatella Tesei giovedì mattina nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno della giunta regionale. La nomina, secondo quanto spiegato, dovrebbe avvenire già a gennaio così da dotare Palazzo Donini di una figura fondamentale per la Regione per tentare di chiudere i progetti entro il 2026. A oggi i cosiddetti “super direttori” ai vertici della macchina regionale sono quattro.
Il nuovo direttore Questa figura dovrà «essere di supporto e coordinamento con tutti i progetti approvati e vanno in capo ai soggetti attuatori». «Sul Pnrr – ha aggiunto Tesei – abbiamo fatto un’attività molto importante per assicurarci risorse per l’Umbria pari a 1,7 miliardi di euro. Una percentuale superiore alla media nazionale, considerando anche che siamo una piccola regione. Però sono anche consapevole, e dobbiamo esserlo tutti, che il 90 per cento dei progetti Pnrr sono realizzati da aziende nazionali e il resto dai Comuni. Questo è il vulnus in questo percorso. Ci dobbiamo quindi attrezzare. Cercheremo di mettere in campo una squadra che possa aiutare». Nel complesso «bisognerà fare uno sforzo enorme per scaricare a terra i progetti».
Sanità e buco Altro tema importante giovedì è stato quello della sanità. In consiglio regionale questa settimana l’assessore alla Sanità Luca Coletto ha spiegato che il disavanzo, a causa delle spese Covid e dell’impennata dei costi energetici è di 200 milioni di euro. La Conferenza Stato-Regioni, nelle scorse ore, con molti mesi di ritardo ha approvato il riparto delle risorse del Fondo nazionale: per l’Umbria ci sono 1,783 miliardi di euro. L’accordo è stato trovato anche sulla ripartizione di 1,6 miliardi per coprire le spese Covid e quelle energetiche: all’Umbria andranno quasi 24 milioni di euro, che ovviamente non basteranno. «In tutta Italia – ha detto Coletto – mancano cinque miliardi, i nostri 200 milioni sono poca cosa rispetto agli 800 dell’Emilia o ai 450 della Toscana». Tesei e Coletto hanno spiegato che l’interlocuzione tra i presidenti e il governo andrà avanti e che una soluzione, come già fatto nel 2011, potrebbe essere uno “spalma debiti” così da consentire alle Regioni di rientrare magari in 20 o 30 anni. L’unica altra alternativa, ha sottolineato Tesei, è che il governo metta ulteriori risorse.
Delibere Sempre in tema di sanità nell’ultima seduta dell’anno, programmata per il 28, la giunta dovrebbe adottare alcuni provvedimenti rilevanti. In primis arriverà la deliberà con il piano dei fabbisogni e l’ormai famoso riequilibro territoriale; un tema politicamente delicatissimo che incrocia il progetto stadio-clinica del patron della Ternana Stefano Bandecchi e gli interessi delle cliniche private perugine. Questo atto «sancirà – ha detto Tesei – un nuovo equilibrio territoriale, con particolare focus sui quadranti del Trasimeno, Valnerina-spoletino e ternano e con la richiesta a esso conseguente da inviare al Ministero per la nascita del terzo polo».
Ospedali Con un altro provvedimento infatti sarà formalizzata la richiesta al Ministero di istituire il cosiddetto Terzo polo ospedaliero, frutto della integrazione tra i nosocomi di Foligno e Spoleto di cui si è diffusamente parlato nelle scorse settimane. La terza delibera (di cui Umbria24 parlerà più approfonditamente in un altro articolo) avrà al centro il nuovo ospedale di Terni: in particolare, il direttore dell’Azienda ospedaliera entro febbraio dovrà mettere nero su bianco una relazione tramite la quale individuare la soluzione tecnico-economica migliore.
Convenzione Entro il 31 gennaio poi sarà varata la riorganizzazione, con l’Università e nell’ambito della convenzione, dei due ospedali regionali di Perugia e Terni. Con l’Istituto clinico Tiberino, inoltre, sarà sancita la nascita della nuova partecipata nell’ampio spettro delle società ed enti a controllo regionale e in cui la Regione, dopo il cambio di statuto, è ora socio di maggioranza e ne controllerà l’indirizzo. «Una decisione che dona alla sanità pubblica e universale un altro tassello importante» ha concluso Tesei. Infine, Coletto ha spiegato che la Regione sta lavorando insieme a PuntoZero, per quanto riguarda le liste d’attesa, a un «fast track» dedicato a disabili, over 65 e pazienti oncologici.