di Iv. Por.
Uno skatepark pubblico nel futuro ampliamento degli impianti sportivi a Pian di Massiano. L’idea ha avuto l’ok della commissione del consiglio comunale di Perugia. Ma il tema è diventato oggetto di scontro tra il Pd e il Pdl.
Niente di meglio da fare All’attacco è partito Leonardo Varasano (Pdl): «Il Comune di Perugia piange miseria ogni giorno – dice -, lamentandosi per la crisi economica e per la diminuzione dei trasferimenti statali; non ci sono risorse adeguate per sistemare le strade, per supportare le scuole (paritarie e non), per fare la manutenzione delle aree verdi. In questo preoccupante contesto cosa fa il Pd? Non trova di meglio che proporre la realizzazione di uno skatepark, un’area attrezzata per chi pratica lo skateboarding, cofinanziato dal Comune e da altre Istituzioni locali o dal Comune e da privati, ma comunque con un esborso non ancora quantificabile di fondi comunali, il cui costo complessivo dovrebbe aggirarsi tra i 30mila e i 100mila euro».
Costa troppo Varasano si chiede se «sono queste le priorità che il centrosinistra individua per una città in gravissima difficoltà? Il progetto – di per sé non negativo – cozza violentemente con i continui lamenti del Comune per la mancanza di risorse. Se le risorse, come crediamo, non ci sono, pensare alla realizzazione di uno skatepark è semplicemente improponibile. Se le risorse ci sono, vanno, com’è di tutta evidenza, usate diversamente. Le priorità, come ben sanno i perugini, stanchi di questa amministrazione, sono altre: sicurezza, strade, scuole e altri servizi essenziali».
Opera attesa da anni A replicargli è Tommaso Bori (Pd): «Oggi in Commissione è stata approvata la richiesta di inserire, nell’ambito del futuro ampliamento dell’offerta sportiva a Pian di Massiano, il primo skatepark pubblico della città di Perugia. Un’opera richiesta da anni, molto attesa dai più giovani ed in particolare da chi pratica lo skate costretto a farlo in maniera abusiva per strada o lungo le scalinate perché non ci sono spazi adeguati e sicuri».
Bori: «Costo zero» Bori ricorda che «il Pdl si è astenuto, compreso il consigliere Varasano, che però ha poi cambiato idea a mezzo stampa, scrivendo un simpatico comunicato in cui spiega che da astenuto è divenuto contrario perché l’opera costa troppo (nonostante gli sia stato spiegato che i costi non sarebbero a carico del Comune ma con finanziamenti esterni) e che le priorità sono ben altre: il classico “benaltrismo”. Bolla addirittura la possibilità di uno skatepark come “improponibile”. Ora – aggiunge Bori – va bene tutto, ma una città non può essere monotematica come vorrebbe Varasano, lo sport è una parte importante dei compiti dell’amministrazione e della vita dei cittadini e dell’associazionismo. La sicurezza si fa anche con la socializzazione e la criminalità si combatte anche vivendo gli spazi urbani. E occuparsi delle richieste che arrivano dai giovani non significa dimenticarsi del problema sicurezza, ma avere la capacità di ascoltare tutte le esigenze e lavorare su più temi contemporaneamente. Insomma una cosa non esclude l’altra».