Mons. Antonello Pignatta

E’ morto mons. Antonello Pignatta, canonico della cattedrale di San Lorenzo e parroco emerito della Parrocchia di Santa Maria in Case Bruciate. Mons. Paolo Giulietti, vicario generale: don Antonello «si è segnalato per l’amore ai giovani, l’attenzione ai malati e ai poveri, la capacità di contatto umano e di ascolto».

Il ricordo «Ieri sera (venerdì 22 novembre, n.d.r.), intorno alle ore 20, si è spento mentre era seduto al suo tavolo, nel suo studio, dove trascorreva il tempo quando non era nel confessionale della cattedrale. Nell’una e nell’altra sede esercitava il ministero dell’ascolto, della consolazione e del perdono, cercato da tante persone – giovani, adulti e confratelli preti – che sapevano di poterlo trovare sempre e di ricevere per mezzo suo una parola di misericordia e di incoraggiamento». Così lo ricorda mons. Paolo Giulietti, vicario generale e parrocchiano per lunghi anni di mons. Pignatta, nel dare il triste annuncio della scomparsa di questo amato e stimato sacerdote diocesano, guida spirituale di tante generazioni di ragazzi della popolosa parrocchia di Santa Maria del quartiere perugino di Casa Bruciate, dove è stato parroco per ben trent’anni, dal 1978 al 2008, anno in cui l’allora arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti l’ha nominato canonico penitenziere della cattedrale di San Lorenzo.

Il profilo Era membro della Commissione diocesana per la valutazione dei candidati agli Ordini Sacri e collaboratore dell’Ufficio diocesana per la Pastorale Vocazionale. Mons. Antonello Pignatta era nato a Corciano il 9 maggio del 1938. Entrato in seminario in giovane età, era stato ordinato prete il 20 giugno 1963, ricoprendo da subito l’incarico di vicario parrocchiale di Marsciano. Abitando in oratorio, insieme con la mamma Assunta, ne era stato l’anima, promuovendo numerose attività di formazione e aggregazione, e accompagnando la crescita umana e spirituale di moltissimi giovani. Nel 1978 era andato parroco a Case Bruciate, raccogliendo l’eredità pastorale di don Marino Calzoni, scomparso poco tempo prima.

La sua opera «Nei lunghi anni del suo servizio – commenta mons. Giulietti –, si è segnalato per l’amore ai giovani, l’attenzione ai malati e ai poveri, la capacità di contatto umano e di ascolto. Nominato nel 2008 canonico penitenziere della cattedrale, aveva esercitato questo servizio con dedizione, puntualità e sensibilità. Era rimasto a vivere nella casa canonica di Case Bruciate, da oltre un anno in compagnia di don Riccardo Pascolini e don Francesco Verzini (rispettivamente parroco e vice parroco di Santa Maria, n.d.r.): una piccola comunità presbiterale nella quale aveva trovato una collocazione serena e sicura, diventandone punto di riferimento»

Uomo unito a Dio «Mons. Antonello Pignatta – evidenzia il vicario generale – lascia il ricordo di un uomo unito a Dio nella preghiera e vicino alla sua gente nel servizio; soprattutto vicino ai giovani, che non ha mai cessato di guardare con occhio benevolo e di servire con pazienza, traendone frutti copiosi, tra cui tre vocazioni al ministero ordinato». L’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti, appresa la notizia si è raccolto in preghiera ed ha espresso il profondo cordoglio del Clero diocesano perugino-pievese ai familiari e all’intera comunità parrocchiale di Santa Maria in Case Bruciate. Le esequie, presiedute dall’arcivescovo, saranno celebrate domenica 24 novembre, alle ore 14, presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria. La salma sarà tumulata nel cimitero di Mantignana.

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