Più di 10.000 chilometri: è questa la distanza, in linea d’area, che separa Rio de Janeiro con Cracovia, due città lontane, molto diverse tra loro, in due differenti continenti che trovano la loro ricongiunzione nella Giornata mondiale della gioventù. Da Rio a Cracovia, cioè dalla Gmg del 2013 alla Gmg del 2016: un cammino spirituale di 3 anni per i 500 giovani che dall’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve partono martedì pomeriggio 19 luglio per la Polonia per vivere questa esperienza di fede, di incontro e di gioia.

Prima tappa: il gemellaggio nella diocesi di Łowicz Il conto alla rovescia per la Giornata mondiale della Gioventù, scandito dal sito ufficiale italiano della Gmg, www.gmg2016.it, è arrivato anche per i giovani perugino-pievesi, che in questo tempo di attesa si sono preparati a questo appuntamento attraverso un percorso fatto di catechesi, incontri di formazione, laboratori e approfondimenti. Accompagnati dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti (il quale arriverà in Polonia il 25 luglio) e dal vescovo ausiliare mons Paolo Giulietti, il gruppo dei giovani pellegrini, dopo 26 ore di pullman, raggiungerà la Diocesi di Łowicz, vicino Varsavia, per vivere la prima tappa di questo percorso: il gemellaggio nelle famiglie. «L’obiettivo di questa prima tappa è il vivere la Chiesa e la comunità, l’abitare in famiglia – spiega don Riccardo Pascolini, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale giovanile –. Desideriamo vivere la fede dei giovani con i giovani e vogliamo farlo nel territorio che ci ospita».

Raccontare ai giovani la spiritualità di San Giovanni Paolo II Lo stesso don Riccardo, insieme ad un gruppo di 9 giovani della diocesi, si era recato in Polonia a maggio per organizzare al meglio questo gemellaggio, grazie al lavoro svolto dai volontari dell’equipe dell’Ufficio di pastorale giovanile, i giovani partecipanti avranno la possibilità di immergersi nella realtà polacca attraverso dei percorsi storici e turistici, ma anche attraverso esperienza di spiritualità locale. «In questo tempo abbiamo organizzato incontri di natura tecnica, ma anche incontri di natura spirituale, legati soprattutto alla santità di Giovanni Paolo II – continua don Pascolini –, che per i giovani che partiranno per la Polonia è una figura da riscoprire. Per i 20enni, infatti, è una figura con cui non hanno avuto un’esperienza diretta del suo pontificato. Desideriamo ricordare e raccontare la sua santità che ha animato la Chiesa e scosso i cuori di tanti giovani».

La sfida della meta e la bellezza della precarietà Tra i partecipanti anche 10 seminaristi e altrettanti presbiteri: «Andate e fate discepoli tutti i popoli!» è stato il tema della Gmg del 2013 di Rio de Janeiro: un invito pienamente accolto da Giosuè, giovane perugino che ha iniziato il suo percorso in Seminario proprio dopo il viaggio in Brasile e oggi, dopo 3 anni, raccoglie i frutti di questo cammino apprestandosi a partire per Cracovia per questa nuova Gmg, il cui tema, proposto da Papa Francesco, è ‘Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia’. «Saremo custodi delle vite e delle storie di questi giovani che ci sono affidati – sottolinea don Riccardo –. Ognuno di questi ragazzi si calerà nella dimensione del pellegrino per realizzare un viaggio denso di umanità e spiritualità. Sappiamo che ogni pellegrinaggio porta la sfida della meta e la bellezza della precarietà, che altro non è che confrontarsi con il proprio limite. Ed il limite si supera perché si è insieme. In questa Gmg desideriamo fare esperienza di una comunione che ci aiuta ad essere Chiesa viva»

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