di Ma. Gi. Pen.
Un filo diretto, un filo rosso, un dolore che unisce l’Italia, da Nord a Sud. Una storia che non si dimentica, una, due, oltre cento vite spezzate nella Penisola da inizio anno. Giulia Checchettin aveva 22 anni, Giulia aveva tutta la sua vita davanti, Giulia oggi non c’è più. Resta l’amarezza, la rabbia, le domande, la tristezza; sensazioni queste che spingono ad una riflessione, che alimentano la voglia di farsi sentire, che nutrono quel grido che dice ‘No alla violenza sulle donne’. L’Umbria si fa sentire, lo fa con un minuto di silenzio, martedì mattina alle 11 nelle scuole della Regione, e lo fa ‘facendo rumore’. Diversi infatti sono i cartelloni fatti da giovani e giovanissimi e appesi da Perugia a Marmore: «Se domani tocca a me voglio essere l’ultima».
L’Umbria c’è Un colpo al cuore la poesia scritta da Cristina Torres-Cáceres che in questi giorni sta facendo il giro dei social, la stessa che campeggia anche sui cartelloni scritti da UdU e affissi in diverse zone del capoluogo umbro: ‘Perugia non dimentica’, scrivono i ragazzi. A Terni lunedì mattina minuto di silenzio in consiglio comunale per ricordare la giovane studentessa veneta uccisa qualche giorno fa. Raccoglimento, sgomento. C’è chi sceglie invece di alzare la voce, «per te bruceremo tutto» recita la storia Instagram di Elena Checchettin, sorella della vittima. E Terni risponde così: ‘Per Giulia e le altre saremo la vostra voce’. Venerdì flashmob in piazza della Repubblica e sabato tantissime iniziative in occasione del 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Intanto la consigliera regionale Simona Meloni (Pd) ha annunciato una nuova mozione sulla violenza di genere e ha chiesto «una convocazione urgente che diventi permanente della Commissione sul femminicidio del consiglio regionale». Qualcosa si muove.



