di Mar. Ros.

Che sia un’apparecchiatura straordinaria, vista anche la presenza del simulatore tac, lo dice alla stampa il direttore generale dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni Maurizio Dal Maso e lo conferma il direttore del dipartimento di Oncologia e Radioterapia Ernesto Maranzano, ma è quest’ultimo a chiedere di più alla Regione dell’Umbria, mercoledì mattina a Colle Obito rappresentata dalla governatrice Catiuscia Marini, dal suo vice Fabio Paparelli e dall’assessore alla Sanità Luca Barberini: «Abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno – come si suol dire -, ora abbiamo uno strumento in più per calibrare una terapia a misura per ciascun caso controllando in tempo reale l’efficacia di quello che si fa, ma forse – lancia la sfida Maranzano – è il momento di dotarsi anche di una tecnologia robotica stereotassica, dedicata alle radiochirurgie di tutto il corpo».

NUOVO ACCELERATORE LINEARE: FOTOGALLERY

IL GIORNO DELL’INAUGURAZIONE: VIDEO

Tecnologia robotica dedicata La Marini non ha detto di no, anzi la governatrice ha chiesto alla direzione aziendale di stilare una lista delle priorità d’investimento futuro per l’ospedale di Terni. «Noi già operiamo in stereotassia – ha spiegato il dottor Maranzano a Umbria 24 – vale a dire che prima di colpire con le radiazioni il tumore facciamo uno studio sui tre assi x,y,z per centrare esattamente il bersaglio. Il macchinario robotico ha una qualità in più, ad esempio nel caso di un cancro al polmone è in grado di mantenere fisso il punto anche al movimento del paziente durante il respiro». Intanto al secondo piano seminterrato è taglio del nastro per il nuovo acceleratore lineare da 2,5 milioni, per cui i lavori sono cominciati nell’era Casciari e Dal Maso: «A me l’onore di portare a termine questa installazione, che può renderci punto di riferimento nel settore della radioterapia oncologica non solo per il territorio ma per per tutto il panorama sanitario nazionale». Presente anche il sindaco della città Leopoldo Di Girolamo.

Nuovo acceleratore lineare all’ospedale di Terni Ora la struttura è dotata di ben due acceleratori lineari, un nuovo moderno tc-simulatore e un proiettore per la brachiterapia: «Una dotazione – ha spiegato Da Maso – che ci consentirà di aumentare numero e qualità di prestazioni. Il nuovo macchinario è già in funzione e se ad oggi vengono curati 15 pazienti al giorno, tra un mese contiamo di poterne accogliere 40. Il 22% dei malati oncologici assistiti nella nostra struttura vengono da fuori regione, il 10% dalla provincia di Perugia». L’assessore Barberini nel coro del suo intervento ha spiegato che esiste una cabina di regia regionale per le dotazioni tecnologiche presso i vari ospedali del territorio umbro e si è complimentato col dottor Maranzano e con dal Maso: «Lodevole che si inauguri un macchinario quando ha già iniziato a funzionare, bello sentir dire che nel dipartimento si lavora in simbiosi e si fa squadra per il raggiungimento degli obiettivi ed è straordinario che oggi si possa personalizzare la cura per i pazienti. Terni ha competenze e numeri per innalzare qualità e innovazione tecnologica».

Catiuscia Marini «Terni è da tempo al centro degli investimenti nel programma sanitario umbro, le professionalità di livello che operano in questo ospedale necessitavano di un adeguamento impiantistico e tecnologico all’altezza e la Regione ha dato le risposte che ci si aspettava, potendo per la verità contare molto poco sulle risorse statali e quindi questo è stato possibile grazie alla tenuta finanziaria nel settore, che l’ente può vantare. Nei prossimi due anni sta alle direzioni, quella sanitaria e quella generale, portare a compimento i lavori per investimenti già autorizzati e stabilire le priorità per il futuro, a seconda del piano potremmo anche rispondere alle sollecitazioni del dottor Maranzano, riconoscendo all’oncologia purtroppo l’importanza e l’urgenza di intervento sulla popolazione odierna. Manteniamo sempre gli occhi fissi sull’obiettivo primario – ha concluso la governatrice umbra -, curare e assistere i pazienti della nostra regione è la vera missione, non certo il fatturato».

@martarosati28