Orvieto, anche se non coinvolta fisicamente dal terremoto, ha voluto contribuire con un aiuto concreto alla ricostruzione dei paesi distrutti e sensibilizzare il territorio sulla necessità di sviluppare una cultura della prevenzione. Questo lo scopo dell’iniziativa dell’evento organizzato da Confartigianato Imprese Terni, Cogesta, Comune di Orvieto e Protezione civile in collaborazione con Animalab Orvieto. L’evento ha visto due parti: un convegno tecnico dal titolo ‘Sisma: conoscere, prevenire, ri-costruire’ e un seminario per aggiornare tecnici pubblici e privati sul tema delle tecniche di rilevamento danni e sulle norme di adeguamento antisismico. E un momento successivo, di riflessione, che ha preso spunto anche dalle riflessioni di Mogol, ospite d’onore.

L’iniziativa Il convegno si è tenutosi alla Fondazione Cro, introdotto dal responsabile settore Ambiente e Sicurezza Cogesta Eraldo Casavecchia sulla diffusione di una maggiore cultura della sicurezza. «La conoscenza è fondamentale – ha sottolineato Casavecchia – per ridurre quanto più possibile a zero i rischi di danni irreparabili e tragici sui territori coinvolti. La conoscenza delle zone a rischio sismico e gli accorgimenti relativi possono fare la differenza». Sono intervenuti il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani, il dirigente settore Vigilanza e costruzioni della Regione Umbria Sandro Costantini, il membro del consiglio nazionale dell’Ordine dei geologi Roberto Troncarelli, il dirigente settore Tecnico del Comune Orvieto Francesco Longhi e Mauro Franceschini, presidente di Confartigianato Imprese Terni che alla conclusione dei lavori ha sottolineato come iniziative di questo calibro possono essere di particolare supporto per diffondere la cultura della sicurezza.

Il presidente Franceschini «Non dimentichiamo – ha spiegato Franceschini – che insieme alle necessarie competenze tecniche acquisite dalle imprese, viaggiano di pari passo le responsabilità morali degli imprenditori che in esse operano. Una lotta, quella dell’associazione, anche per scongiurare e ridurre il più possibile fenomeni di irregolarità che mettono a rischio l’incolumità delle persone. Investire di più in prevenzione piuttosto che in ricostruzione».

Mogol Poi spazio al poeta e paroliere Mogol che ha presentato ‘Il mio mestiere è vivere la vita’, autobiografia nella quale racconta la sua luminosa carriera e la sua lunga e fortunata collaborazione con Lucio Battisti. Tante le emozioni vissute dai numerosi partecipanti che sono continuate poi in una serata di musica dove si sono esibiti artisti orvietani interpretando alcune delle più belle canzoni scritte da Mogol e con una cena di solidarietà al ristorante ‘Il San Francesco’, dove l’incasso è stato totalmente devoluto a favore della ricostruzione dei paesi colpiti dal terremoto. La serata è stata inoltre dedicata a Barbara e Matteo, scomparsi a seguito del crollo dell’Hotel Roma di Amatrice.

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