I morti del barcone che è bruciato a largo di Lampedusa pesano come un macigno sulla coscienza di tutta l’Europa. La tragedia è avvenuta nel giorno dell’Assemblea plenaria dei presidenti dei Consigli regionali che, incentrata sulle riforme istituzionali, si è svolta ad Assisi dietro invito del presidente Eros Brega.
Regioni: «Mai più» La riunione è stata preceduta da un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Lampedusa. I presidenti delle Assemblee regionali hanno voluto esprimere, «nel giorno antecedente l’incontro con Papa Francesco, il loro dolore e la loro indignazione, con l’impegno, per ciò che può dipendere dalle proprie responsabilità, che queste sciagure non accadano più».
Marini: «Umbria pronta a fare la sua parte» Insensibilità Anche la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha espresso il dolore della comunità regionale su Facebook. «Le notizie e le immagini da Lampedusa – ha scritto – sono sconvolgenti. Bambini, donne incinte, uomini: tutti alla ricerca di un luogo migliore, finiti nelle mani degli aguzzini trafficanti e dell’insensibilità di istituzioni europee che da anni dovrebbero supportare l’Italia nell’accoglienza e con regole umane. Abbiamo sempre fatto la nostra parte e siamo a disposizione come Regione Umbria insieme ai Comuni, alle Caritas, all’Arci e a tante altre associazioni di volontariato a fare la nostra parte con umanità, dignità e solidarietà, come noi umbri sappiamo fare. L’Italia – ha concluso – si faccia promotrice della richiesta di corridoi umanitari per queste persone in fuga da carestie e guerre. Recuperiamo la nostra civiltà ed umanità!».