di Enzo Beretta

Un evento gestito in maniera «impeccabile» dal punto di vista dell’ordine pubblico. E’ questo l’aggettivo che ha utilizzato il questore di Perugia, Carmelo Gugliotta, per descrivere il Concertone di Radio Subasio della polizia. «Perugia ha ospitato 30 mila persone – dice Gugliotta – la questura ha dovuto organizzare un evento così rischioso in soli 10 giorni, ossia da quando abbiamo ricevuto le comunicazioni ufficiali. I tempi per organizzare un servizio di sicurezza così importante, tanto da coinvolgere più di 200 agenti tra Reparto mobile e Battaglione dell’Arma, sono stati davvero stretti. Inoltre, considerato l’attuale momento storico (il riferimento è all’allerta per gli attentati terroristici, ndr) andrebbero individuate altre aree per ospitare eventi come questo, al quale partecipano decine di migliaia di persone tra cui bambini. Deve essere valutata con attenzione l’idoneità del sito in base all’evento e ai partecipanti perché venga analizzato, studiato e valutato qualsiasi dettaglio».

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Oltre le aspettative Secondo il questore «il numero di persone arrivate sabato è stato certamente superiore alle aspettative ma la polizia, in collaborazione con le altre forze dell’ordine tra cui carabinieri, guardia di finanza e municipale, ha svolto un servizio scrupoloso quanto difficile». Ancora: «C’erano metri quadrati liberi – prosegue Gugliotta – per consentire alle ambulanze di prestare soccorso e per eventuali evacuazioni, alcuni spettatori del concerto però hanno provato ad invaderli e ora valuteremo quali provvedimenti adottare».

Pericolo terrorismo Gugliotta sottolinea due aspetti: le difficoltà per aver dovuto organizzare un servizio d’ordine così imponente in pochi giorni e, in seconda battuta, il pericolo scampato di azioni terroristiche in un corso Vannucci che si sarebbe potuto trasformare in un imbuto dal quale sarebbe stato difficile venir fuori. «Il livello di prevenzione e di controllo è stato altissimo – spiega il numero uno della questura -. Dopo le iniziali bonifiche, sin dalle prime ore di sabato mattina i poliziotti in divisa hanno utilizzato metal-detector per verificare il contenuto di zainetti e altro. I colleghi in borghese invece si aggiravano tra la folla per verificare l’esistenza di situazioni particolari. Ripeto: nel 2016 eventi come questo possono trasformarsi in situazioni potenzialmente assai pericolose e perciò la prossima volta sarebbe intelligente ed opportuno utilizzare spazi più ampi. Ogni evento – conclude Gugliotta – aiuta a capire come poter migliorare il prossimo».

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